Piano regolatore il giorno dopo. Archiviata la maratona consiliare che ha consentito di analizzare e fare le controdeduzioni alle 169 osservazioni pervenute in ordine alla variante dal Piano Regolatore di Tortoreto è tempo di considerazioni.
Valutazioni che arrivano dai banchi dell’opposizione e in particolar modo da Obiettivo Tortoreto (Domenico Di Matteo e Thea Petrini). Una posizione, quella della maggior forza di minoranza consiliare, improntata alla collaborazione e alla condivisione di alcune delle scelte della maggioranza. Quelle di salvaguardia e tutela del territorio, ma anche di crescita in alcuni ambiti. I due consiglieri comunali, all’indomani della maratona consiliare, passano in rassegna alcune delle osservazioni più importanti, che poi hanno in qualche modo lasciato il segno. “ Su diversi aspetti abbiamo trovato sintonia”; sottolineano Di Matteo e Petrini, “ anche perché la maggioranza, e su questo bisognarne dare atto, ha raccolto le istanze ed è stato instaurato un percorso collaborativo e anche di coraggio in alcune scelte.
Sono diversi gli spunti che un’analisi più approfondita delle osservazioni, consente di evidenziare.
Lottizzazione delle suore. Obiettivo Tortoreto, sul punto, si è astenuto. Ma Domenico Di Matteo, che durante il mandato da sindaco, si è confrontato su un tema spinoso, si toglie qualche sassolino dalla scarpa. “ Dieci anni fa quando ero sindaco”; ricorda Di Matteo, “ arrivò all’esame la lottizzazione. Furono fatte delle crociate per bloccarlo e per realizzarci un parco. Poi io sono andato via, ma il progetto è rimasto in auge. Di sicuro ci saremmo augurati che la cubatura rimanesse inalterata. Così non è stato, e ci siamo astenuti”.
Le retrocessioni. I due consiglieri comunali analizzano anche altre scelte fatte dall’esecutivo, come nella zona di Colleluna. “Qui sono state fatte delle retrocessioni, ma sono stati penalizzati dei cittadini che per anni hanno pagato rendite fondiarie per certe cubature che ora non potranno realizzare”. C’ un appunto anche sull’ampliamento da parte dell’Ente della zona artigianale del Salinello per un’area al confine con Sant’Omero.
Gli aspetti di condivisione. Nella lunga sequela di osservazioni, però, ci sono stati dei punti di contatto e qualificanti secondo Obiettivo Tortoreto, nei quali la maggioranza, con coraggio, ha anche adottato scelte diverse rispetto al tecnico progettista. Gli esempi sono diversi: la classificazione delle aree dove insistono i villaggi turistici, il congelamento dei bungalow del turismo rurale. Il residente Zappacosta (con il non accoglimento), la tutela della villa Capanna con parco.
L’analisi politica. “ Qualche cittadino”; chiosa Thea Petrini, “ ha parlato di un appiattimento delle nostre posizioni rispetto a quelle della maggioranza. In realtà non è così. Il nostro atteggiamento non è improntato all’ostruzionismo a tutti i costi, ma ad una posizione di opposizione costruttiva. Fino a quando ci saranno le condizioni per inseguire il bene comune, con accoglimento delle nostre proposte, noi proseguiremo in questo percorso, senza posizioni preconcette”.