“Avendo appreso, solo a mezzo stampa, alcune osservazioni sui lavori in corso in Via Trieste da parte del Capogruppo di Obiettivo Tortoreto, si rende necessario descrivere l’intervento e fare un po’ di chiarezza e fugare qualsivoglia tentativo di strumentalizzazione”.
“È appena il caso di precisare che il progetto di cui si tratta tiene conto, innanzitutto, della verifica dello stato di fatto, inclusiva di rilievi planimetrici ed altimetrici, della verifica della fattibilità tecnica della nuova linea di raccolta delle acque bianche e lo studio e la verifica della nuova illuminazione pubblica strumentale alla predisposizione dell’impianto. Alla luce di tali ineludibili premesse, quindi, la riqualificazione consiste nella realizzazione di un marciapiede posto sul lato nord, di larghezza adeguata e a norma; nella piantumazione di nuovi alberi entro apposite aiuole, alternate agli stalli dei parcheggi, senza compromettere la funzionalità degli accessi carrabili esistenti; nella realizzazione della condotta delle acque bianche, sottostante la cunetta prefabbricata; infine la predisposizione nella nuova illuminazione pubblica, prevista anche sul lato nord. Le soluzioni progettuali rafforzano l’integrazione tra il lato nord e il lato sud della strada; gli spazi pedonali e gli spazi carrabili saranno unitariamente riconfigurati per rafforzarne il carattere di spazi pubblici”.
E ancora: “Nel distinguo dei due lati delimitanti la carreggiata, mentre sul lato nord è prevista la realizzazione di marciapiedi, con soluzioni che devono tenere conto anche delle quote di accesso alle proprietà private confinanti, al susseguirsi di passi carrabili nel rispetto di una configurazione dello spazio pubblico priva di barriere architettoniche, sul lato sud non è prevista la realizzazione di marciapiedi ma la riconfigurazione dei parcheggi alternati ad alberature e spazi pedonali al fine di conferire un ordine formale. Su questo lato dove è stata predisposta la nuova illuminazione pubblica si sono rispettati i principi di abbattimento delle barriere architettoniche e della sicurezza stradale poiché l’area degradante dinanzi il palo “incriminato” non è una rampa di accesso, che invece è prevista leggermente più avanti verso la strada statale, con spazio apposito antistante l’attraversamento pedonale per collegarsi al marciapiede lato nord, anch’esso dotato di rampa. Dispiace vedere strumentalizzare un errore di lettura che poteva essere ben superato dal consigliere con una verifica presso gli uffici tecnici comunali dove spesso si reca e si è recato anche negli ultimi giorni. La segnalazione è stata occasione per chiarire anche ai cittadini l’intervento ed è sollecito per andare avanti speditamente”.