“Il consiglio comunale di ieri ha confermato quanto emerso già in questi quasi due anni di amministrazione D’Alberto: la chiara incapacità a prendere una decisione del Sindaco e della sua maggioranza”. A dirlo Giovannibattista Quintiliani, Coordinatore Comunale Futuro In.
“Dopo aver bocciato, con il voto dei Consiglieri di maggioranza e di qualche illuminato e famoso stratega eletto in minoranza, ma afflitto da “poltronite”, il punto all’ordine del giorno proposto dai Consiglieri di Futuro In, Fracassa e Salvi, per l’avvio della procedura referendaria, che avrebbe portato i cittadini teramani ad esprimersi direttamente sulla localizzazione del nuovo ospedale, la montagna ha partorito il topolino. La proposta di delibera a firma del Consigliere Speca, votata dalla maggioranza e da qualche illuminato e famoso stratega eletto in minoranza, ma afflitto da “poltronite”, in cui dopo due mesi di dibattito cittadino si impegna la Giunta ed il Sindaco a modificare la delibera consiliare del 2017 per, eventualmente, inserire anche il sito di Villa Mosca tra quelli in cui realizzare il nuovo Mazzini, è la prova provata della sciatteria amministrativa del Sindaco D’Alberto e della sua maggioranza”.
E ancora: “In condizioni di normale agibilità politica ci saremmo aspettati, e con noi tanti cittadini teramani, un deliberato che già provvedesse ad inserire il sito di Villa Mosca tra quelli papabili in cui realizzare il nuovo nosocomio ed, invece, niente. I paladini della democrazia partecipata, coloro che in campagna elettorale si sono riempiti la bocca argomentando sulla partecipazione dei cittadini, sulla capacità di ascolto, sulla necessità di coinvolgere i teramani in maniera diretta, oggi licenziano con un “provvederemo”, “ci impegneremo”, “vedremo” che sa di “sveltina politica”, una questione importante come quella della collocazione del nuovo ospedale. La scelta del sito dove sorgerà il nuovo Mazzini, peraltro, non comporta solo una valutazione urbanistica, ma anche ragionamenti in merito ai costi di realizzazione, al consumo di suolo, alla destinazione da dare all’attuale nosocomio, all’economia di chi ha investito per la propria attività nell’area dell’attuale ospedale, e tanti altri aspetti che il Sindaco D’Alberto, sempre silente, e la sua Giunta, muta, non hanno considerato o meglio hanno liquidato con una cambiale”.
Quintiliani crede che “i cittadini teramani abbiano il diritto di esprimersi su di un tema così importante e pertanto, nonostante l’ottusità e la miopia politica, questa sì partecipata tra i componenti della maggioranza consiliare, coltiveremo, con altri mezzi, la proposta di realizzare il nuovo Mazzini nell’attuale sito di Villa Mosca e la sottoporremo al giudizio diretto dei teramani”.