La Giunta municipale di Teramo, su impulso dell’assessore Stefania Di Padova, ha approvato il progetto definitivo per il “Recupero e restauro del Giardino e dell’area esterna” del Castello della Monica, complementare ai lavori di rifunzionalizzazione del complesso edilizio monumentale.
Il progetto, redatto dai professionisti Arch. Serena Sorgi e Arch. Carlo Fabio Di Salvatore, nasce dalla volontà dell’amministrazione di recuperare l’area del giardino del Borgo Medievale nell’ambito del più ampio progetto di recupero funzionale del Castello della Monica; l’importo previsto per l’intervento è di € 200.000,00. Il filo conduttore del progetto è ispirato a quanto lo stesso Della Monica volle realizzare; l’intento è di dare ordine ai possibili percorsi e imprimere un carattere a cavallo tra presente e passato, interpretando i segni rimasti e disegnando soluzioni vicine alla sensibilità contemporanea ma sempre nella memoria dei tempi passati.
L’obiettivo primario è appunto la riconfigurazione dei luoghi in vista dell’utilizzo come parco e area spettacoli, autonomamente ed in abbinamento con le nuove funzioni che saranno ospitate nell’edificio del Castello. Questo passerà attraverso il recupero degli elementi architettonici che insistono nel giardino: pavimentazioni, muri di contenimento, ingressi all’area, e soprattutto la riconfigurazione della fontana ottagonale.
In sostanza si agirà con due tipologie di interventi: restauro degli elementi architettonici e nuova realizzazione del parco.
Il Sindaco Gianguido D’Alberto sottolinea: “L’intervento sul Giardino del Castello della Monica, costituisce un nuovo tassello per la completa riqualificazione del sito. Con tale progetto intendiamo dare una accelerazione rispetto allo stallo patito negli ultimi anni dall’intero programma. Stiamo lavorando per tornare a godere e fruire di questo edificio monumentale, che rappresenta un unicum e del quale la nostra città deve fare vanto e tesoro. Ancora una volta, abbiamo inoltre dimostrato che il dialogo con la Sovrintendenza, rigenerato, può dare risultati più che positivi; continueremo su questa strada, convinti che le relazioni istituzionali vadano alimentate e la collettività non può che trarne giovamento”.