A margine della seduta consiliare che ha licenziato il bilancio di previsione, con il voto favorevole anche del gruppo di minoranza, si innestano le considerazioni sulla raccolta differenziata nella cittadina costiera. “In dodici anni, era il 2008″, ricorda il capogruppo Domenico Di Matteo, ” la raccolta differenziata a Tortoreto non ha subito progressi. Era al 62%, ora al 61. Non è pensabile che con un decennio alle spalle, e con sistemi tecnologici e di abitudini consolidate, la percentuale non sia cresciuta.
Anzi, spesso e volentieri è rimasta sotto al 60%. A questo punto invitiamo l’amministrazione comunale nel pianificare controlli accurati, che sono imprescindibili per il funzionamento del servizio e garanzia anche per i tanti che rispettano alla lettera le regole. Senza dimenticare poi quelli che potrebbe essere i reali benefici in termini di abbattimento dei costi”. E sulla questione della Tari e su quelli che sarà l’incidenza dei costi, i due consiglieri comunali avanzano ulteriori considerazioni. “In consiglio”, proseguono, “è stata data notizia di una riduzione del 10%, speriamo che sia realmente così e che nel conguaglio di ottobre non ci saranno brutte sorprese dopo l’approvazione del piano finanziario da parte della Poliservice. Abbiamo anche proposto di prevedere della scontistica per tutte le attività industriali e artigianali penalizzate dalla pandemia, oltre a quelle commerciali che hanno patito danno per il lungo periodo di restrizioni”.
Si al bilancio. Così come era accaduto nel 2020, Obiettivo Tortoreto ha votato favorevolmente allo strumento di programmazione economica e finanziaria dell’Ente. “Anche se non condividiamo tutte le strategie della maggioranza”, aggiunge Di Matteo, ” in un frangente così delicato e difficile per la comunità, vogliamo collaborare e dare il nostro contributo, anche sulle opere pubbliche. Perché i politici passano ma opere e interventi a beneficio del territorio restano. Naturalmente continueremo a dire la nostra, offrendo stimoli all’esecutivo e puntualizzando aspetti che non condividiamo. Tra tutti l’intervento per la sistemazione della piazza della chiesa, che ancora presenta una tempistica incerta e che nel corso degli anni ha visto lievitare e di molto i costi di realizzazione”.