I dati mostrano un lieve miglioramento dei consensi, dovuti alla presenza sul territorio del Capogruppo del PD in Regione, ma non minimamente sufficienti per poter far prevedere una reale rimonta da qui alle elezioni nei confronti del centrodestra e, soprattutto, del Movimento 5 Stelle.
Il Pd e la coalizione ad oggi, stando a queste indiscrezioni, sarebbero inchiodato al 23%. Un miglioramento impercettibile nonostante la massiccia presenza di questi giorni a Teramo e in provincia di tutti i maggiorenti del partito renziano, a cominciare da quella del Presidente della Regione Luciano D’Alfonso.
Discorso inverso per il centro destra che, partendo in netto vantaggio, ha visto diminuire il proprio consenso a partire dalla presentazione delle liste.
Quindi se l’effetto Mariani non ha finora prodotto i risultati sperati in termini di recupero di consenso, nel caso della Rasicci si potrebbe parlare di un contro-effetto dai risultati tutt’altro che positivi.
Nel frattempo il candidato del Movimento 5 Stelle, che ha iniziato in sordina seppur in una posizione competitiva a livello di consenso, pare abbia superato il centrodestra nel gradimento popolare.