Lo stop del servizio notturno della polizia locale, con gli agenti che tornano in comando alle ore 22, visto che l’armamento ancora non si è completato accende il confronto di natura politica.
“Per il terzo anno consecutivo, quindi, il paese rischia di non avere la copertura del servizio serale da parte degli agenti di polizia locale, cosa gravissima ed inconcepibile per una località come quella albense a forte vocazione turistica.
Ovviamente, per il bene del paese, non auspichiamo che ciò avvenga, ed attendiamo trepidamente i chiarimenti e le giustificazioni che- senz’altro- non tarderanno ad arrivare”, si legge in una nota.
In questi 4 anni di mandato gli attuali amministratori stati capaci di non intraprendere alcuna iniziativa valida per la formazione e potenziamento dell’ufficio di polizia locale, avendo vissuto unicamente di rendita per quanto eseguito nelle passate amministrazioni: convenzioni con Associazione Carabinieri, Gadit, progettazione, avvio e potenziamento progetto videosorveglianza, corsi di formazione del personale, dotazione di strumenti di difesa passivi per gli agenti, acquisto veicoli a motore”.
Siamo Alba poggia l’attenzione sul mancato trasferimento del comando della polizia locale e i rinforzi in organico, tra pensionamenti nuovi concorsi.
“Ad oggi ancora, non si manifestano poiché a fronte di 2 pensionamenti annunciati ed il benestare al trasferimento di un potenziale ufficiale (evidentemente non apprezzato), rimpiazzati con 2 unità, si è scelto di indire un concorso sicuramente tardivo, con un bando dal contenuto alquanto discutibile (indimenticabile il requisito del “rapporto altezza-peso, il tono e l’efficienza delle masse muscolari che devono rispecchiare una armonia atta a configurare la robusta costituzione e la necessaria agilità indispensabile per l’espletamento dei servizi di polizia”) e prove fissate nel mese di aprile e concluse a fine maggio, conclusosi con l’assunzione di 5 unità, da una graduatoria a tempo indeterminato ma con contratti a termine.
Mentre alcuni dipendenti, infatti, ricevono indennità legittime per i servizi resi, anche in aggiunta ai salari contrattuali, per i “vigili” non sono stati previsti i c.d. “progetti obiettivo” che alcuni anni fa hanno portato ottimi risultati nel contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale, ripresentatosi, purtroppo, anche questa estate in maniera troppo evidente ed oppressiva”.
E a fronte dei rilievi effettuati, il movimento civico pone dei quesiti: dai benefici del controllo del vicinato, i tempi di trasferimento del comando della polizia locale, i tempi di installazione di nuove telecamere, e se saranno in grado di leggere le targhe dei veicoli.