I due consiglieri più votati nelle amministrative del 2019 (Annunzio Amatucci e Alessandra Lucidi), che avevano ruolo nell’esecutivo hanno fatto un passo indietro uscendo dall’esecutivo. Al momento i due oramai ex assessori non passano in minoranza, valuteranno di volta in volta i provvedimenti amministrativi, anche se non è da escludere la possibilità di costituire un gruppo autonomo nell’assise civica (i due nei mesi scorsi hanno aderito a Fratelli d’Italia).
I segnali di qualche frizione in seno al gruppo di maggioranza erano affiorati nei giorni scorsi, quando Annunzio Amatucci e Alessandra Lucidi avevano manifestato la volontà di rimettere le deleghe, con considerazioni diverse e circostanziate. E quello che è un segnale molto forte lanciato al sindaco (anche se le ragioni alla base della decisione sembrano muovere da presupposti diversi) si è concretizzato nella seduta consiliare di martedì sera, quando le comunicazioni del disimpegno sono state ufficializzate. Particolarmente critico è stato il documento letto da Annunzio Amatucci, alla base della sua decisione. Documento che è ripartito da quello che era il progetto originario base fondante della lista che ha vinto le elezioni di due anni fa.
Poi qualcosa è cambiato. “Le vere difficoltà sono comparse” ha sottolineato Amatucci, “ quando concetti come gruppo, unità, partecipazione sono diventate parole vuote quando c’erano decisioni da adottare. La gestione delle scelte, infatti, non è stata mai collegiale, ma facevano capo solo alla figura del sindaco. Le deleghe assegnate in consiglio comunale non sono mai state rispettate. La capacità di incidere nella vita del paese, da parte di ogni singolo assessore o consigliere, è stata ben presto azzerata. Il programma elettorale, che dovrebbe essere la stella polare di ogni amministrazione, e nel nostro caso il cemento capace di tenere uniti gruppi eterogenei tra loro, è stato dimenticato e dopo due anni non è stato realizzato, nemmeno in minima parte”.
Per Amatucci, dunque, non ci sono più le condizioni per andare avanti. Una riflessione anche carica di amarezza per la piega che hanno preso certe situazioni. E poi una riflessione ai colleghi di maggioranza. “Chiedo a consiglieri e assessori”, ha aggiunto, “ se ci sono ancora i presupposti per poter aiutare e sostenere la nostra realtà sociale ed economica così in grande sofferenza.
Se credono che le condizioni per andare avanti, li esorto a proseguire con i metodi di questi due anni. Io, invece, credo che continuare in questo modo produrrà solo danni al bene pubblico, e dunque in maniera responsabile faccio un passo indietro restituendo le deleghe da assessore”. Decisamente più morbida la posizione di Alessandra Lucidi, che a sua volta ha restituito le deleghe al bilancio e alle attività produttive. Ora, ovviamente, la palla passa al sindaco Elicio Romandini nel tentativo di ricucire uno strappo significativo in seno alla sua maggioranza.