C’è ad esempio la scelta fatta dal sindaco uscente Sabatino Di Girolamo di ripresentarsi ai rosetani. Con quale simbolo? Con il Partito Democratico che però al proprio interno sta vivendo un momento di riflessione, ovvero se sostenere la candidatura di Di Girolamo che comunque in ogni caso non avrebbe difficoltà a presentare una o due liste che lo sosterrebbero.
E’ stato fatto anche il nome del vice sindaco Simone Tacchetti, sempre in quota al Pd. Va detto però che il Pd la riflessione la sta facendo su un aspetto essenziale: ricompattare tutto il centro sinistra, coinvolgendo il Movimento 5 stelle e Rosaria Ciancaione. L’ex sindaco Franco Di Bonaventura, l’ex assessore Enzo Frattari, di cui si è parlato anche per una possibile candidatura a sindaco, avrebbero già dato il loro assenso alla ricomposizione di tutte le anime del raggruppamento.
Altra certezza è la candidatura di Mario Nugnes, capogruppo di Casa Civica ed espressione di un movimento civico e cattolico solido in città. Nugnes sta lavorando da circa 2 anni al progetto di una sua candidatura, coinvolgendo tra le altre cose nel suo possibile programma elettorale la cittadinanza, raccogliendo istante, problemi e suggerimenti.
Per quanto riguarda il centro destra. Al momento c’è una calma apparente. Anche se un movimento sotto traccia si avverte. Fratelli d’Italia, Forza Italia e i liberalsocialisti vedrebbero bene la candidatura di Alessandro Recchiuti, del movimento Il Punto. Manca all’appello la Lega, o una parte di essa. Perché non è un mistero che all’interno del Carroccio vi siano frizioni e fazioni.
E l’ex onorevole Tommaso Ginoble? Osserva con particolare attenzione cosa accade all’esterno, prima di sferrare il colpo a sorpresa.