“Da anni ormai non passa quasi giorno senza che si parli di degrado, di mancanza di sicurezza, di assenza di visione strategica. Si va avanti per una sorta di forza di inerzia, ma all’orizzonte non si scorgono idee realmente innovative, né una progettualità che possa donare un nuovo respiro e una diversa statura alla nostra città”, afferma Corneli in una nota.
“Anche la stessa vocazione turistica di Roseto risente di questo immobilismo, ancor di più dopo l’insediamento della nuova giunta regionale. Confrontandoci, ci siamo chiesti se sia davvero così difficile pianificare l’installazione di impianti di videosorveglianza per scoraggiare furti e spaccio.
O se sia così utopistico esigere che i proventi della tanto discussa tassa di soggiorno possano essere tradotti in progetti concreti
e lungimiranti per sostenere il settore turistico. Possibile che si riesca a discutere solo dello spostamento di un mercato (del tema
“Roseto è una città depressa e ha bisogno di riconquistare non solo il decoro, ma anche di ritrovare nuova linfa e vitalità. Il 2021 deve costituire una grande opportunità di cambiamento, ma questo sarà possibile solo se le migliori energie provenienti dalla società civile si metteranno in campo costringendo la politica a fare un passo indietro”, conclude Corneli.