Ad annunciare per primo la propria candidatura è stato Mario Nugnes di un vasto movimento civico che abbraccia ben sette liste e di cui fanno parte anche due consiglieri comunali di opposizione, Enio Pavone e Angelo Marcone. Quasi contemporaneamente Rosaria Ciancaione ha dato la sua piena disponibilità a scendere nuovamente in campo, sostenuta da uno zoccolo duro della sinistra rosetana, da buona parte di ambientalisti e dal Movimento 5 Stelle che questa volta dovrebbe riuscire a presentare una propria lista a differenza delle elezioni di 5 anni fa in quanto Beppe Grillo non diede il via libera all’utilizzo del simbolo.
C’è poi l’ex parlamentare Tommaso Ginoble, referente regionale di Italia Viva ma che non utilizzerà il simbolo del partito di Renzi perché come per Nugnes, anche Ginoble punta molto sul civismo. Quattro saranno le liste in appoggio, più una probabile quinta non appena il leader del movimento Il Punto, Alessandro Recchiuti, scioglierà ogni dubbio su come e soprattutto con chi presentarsi alla competizione elettorale di ottobre. All’interno del movimento ci sarebbero coloro i quali spingerebbero per una corsa solitaria, chiedendo allo stesso Recchiuti di candidarsi. Ma si correrebbe il rischio di un massacro.
Il centro destra alla fine ha annunciato la candidatura dello storico rosetano William Di Marco, docente dell’Istituto Moretti. Nei prossimi giorni il professor Di Marco incontrerà i giornalisti per presentarsi e annunciare anche alcune idee che saranno sviluppate nel programma.
E il Partito Democratico? Appare in grande difficoltà. Resta l’ipotesi della candidatura del sindaco uscente Sabatino Di Girolamo, mentre sembra tramontata ogni ipotesi di un possibile accordo con Nugnes.