“Noi non siamo stati nominati dal consiglio comunale semplicemente per avallare le decisioni che la Giunta adotta in totale autonomia” sottolineano Monia Lupi, Filomena Di Gianvittorio, Carmelita Bruscia, Franco Di Giorgio e Paola Aloisi, componenti della Commissione Contributi.
“Addirittura il sindaco in consiglio ha parlato di malfunzionamento della Commissione Contributi, cosa del tutto inaccettabile quando noi, a più riprese, abbiamo chiesto di poter valutare tutte le richieste che arrivano all’indirizzo del comune in tempo reale, non in modo tardivo”.
“La Commissione contributi”, ricordano i componenti, “ha il compito, come stabilito dal regolamento, di esprimere un parere in via preventiva sulle richieste per la successiva eventuale concessione da parte della giunta dei contributi a valere sulle risorse di bilancio. Purtroppo dobbiamo constatare che nonostante le previsioni regolamentari, l’amministrazione ha sottoposto alla nostra attenzione contributi, anche cospicui, addirittura dopo che la giunta, per alcuni casi, aveva anche adottato atti per la concessione dello stesso e, in altri, riferiti a manifestazioni con entrate a pagamento che si devono autofinanziare”.
“Talvolta abbiamo il dubbio che qualcuno possa pensare che stiamo in commissione per assecondare le decisioni della giunta senza valutare le richieste e i bilanci preventivi che devono accompagnarle. Sentire il sindaco che per giustificare l’ingiustificabile si permette di tirare fuori un documento da egli stesso definito verbale che, a suo dire, avrebbe attestato che nulla era stato lamentato o proposto dalla commissione, sembra una sorta di farsa, tanto più che quel verbale non era ancora redatto e firmato”.
“Davvero tutto questo è inaccettabile, non possiamo permettere che il nostro lavoro in commissione, che comporta tempo da togliere al tempo libero ed alle famiglie, venga umiliato e svilito in questo modo. Vogliamo ben sperare che il buonsenso ed il garbo istituzionale prevalgano così da indurre il sindaco a chiedere scusa a tutta la Commissione e, soprattutto, ad organizzare il procedimento in modo tale che all’inizio dell’anno o anche con cadenza diversa le proposte di iniziative sul territorio comportanti la concessione di contributi vengano subito sottoposte alla valutazione della Commissione Contributi, come previsto nel regolamento. Solo così la Commissione ha un senso e solo così è possibile parlare di partecipazione e coinvolgimento. Se questo meccanismo virtuoso non dovesse arrivare, allora, vorrebbe dire che ancora una volta le istituzioni vengono meno ai principi più elementari di democrazia e noi, in questo caso sapremmo cosa fare” concludono i componenti della Commissione Contributi.