Pineto. “Finalmente il sindaco Verrocchio e tutta la sinistra pinetese sono stati smascherati a favore della cementificazione massiva di Pineto alla quale, paradosso vuole, a parole sono sempre stati contrari”. Così in una nota il circolo di Fratelli d’Italia Pineto in riferimento all’allarme lanciato dalle Associazioni Paliurus e SOA. “Infatti, dopo essersi coperto la faccia con la foglia di fico nonostante le enormi responsabilità nel caso AMP, Verrocchio assume impegni che mostrano inequivocabilmente la differenza tra la sinistra pinetese, che parla di alberi e natura ma che getta cemento, e chi chiede risposte concrete sulla difesa della costa e dell’Ambiente”.
“Che nella città ci fosse una guerra tra bande intestine alla maggioranza di centrosinistra era ormai cosa certa. Ora però l’obiettivo del PD è salvare il “soldato Verrocchio” nonchè la necessità, peraltro sacramentata, di mantenere i numeri in consiglio comunale”, afferma Pio Ruggiero, coordinatore locale di FdI che prosegue: “Con i modi della vecchia politica, per mantenere la poltrona, Verrocchio si piega e abbraccia le prescrizioni di Monticelli, dandogli pieni poteri, senza badare ad alcun interesse collettivo! Gli esponenti di Italia Viva erano già da tempo partiti verso la conquista per il controllo dell’area da edificare tra Pineto e Scerne, strizzando l’occhio alle grandi possibilità di affari, gestione della progettazione per circa 40 ettari e soprattutto alla direzione dei necessari enormi investimenti finanziari su cui sarebbe lecito chiederne la provenienza”.
E ancora: “Che in questo senso ci fosse l’interesse privato e privatistico di Monticelli era cosa altrettanto nota e resa palese con la formale richiesta, a firma del coordinatore locale di Italia Viva, Cleto Pallini, di portare in Giunta, pena conseguenze, il riconoscimento del consorzio ed i suoi scopi. Infatti, con la delibera di giunta del 25 novembre scorso, Verrocchio, rispondendo “obbedisco”, prende atto ufficialmente della costituzione del consorzio “Ecopolis Pineto”. In sostanza il sindaco e la sua Giunta hanno consentito di operare la trasformazione di interessi originariamente collettivi in interessi “esclusivi”, attraverso un processo di soggettivizzazione in capo ad un gruppo di proprietari che hanno statuito, con fine prevalente e costitutivo, la salvaguardia e la tutela degli interessi di privati. Inizialmente Verrocchio ha provato ad arginare la resa dei conti con Monticelli, tentando di prendere tempo attraverso il coinvolgimento di qualche consigliere di opposizione, ma poi ha dovuto cedere. Il percorso immaginato dal sindaco, evidentemente”, aggiunge Ruggiero, “era quello di barattare una nomina contro l’appoggio politico degli interessati in modo da contrastare la minacciata fuoriuscita di Italia Viva ma, in considerazione di possibili defezioni anche all’interno del PD, questa strada è stata abbandonata. Una situazione nella quale si è rivelata tutta la mancanza di leadership del Sindaco che si è letteralmente sottomesso agli “alleati” di Italia Viva accettando un evidente accordo consociativo”.
Al Sindaco Verrocchio, conclude la nota, “che, solo apparentemente, capeggia una amministrazione di centrosinistra, siamo lieti di far rilevare, senza alcuna ombra di smentita, una enorme incapacità decisionale e di visione per questa città che necessita principalmente di una rinnovata pianificazione urbana; tra lui e certa parte della politica pinetese è in atto un cortocircuito democratico pericoloso per tutto il paese. Pineto è una tra le comunità più importanti della costa: è necessaria una presa di coscienza che coniughi una rigenerazione urbana con le necessarie opere per salvare sia il litorale, fortemente compromesso, sia l’intero territorio dal rischio idrogeologico. La politica non è un mezzo per soddisfare l’ambizione personale”.