Nereto. Riduzione delle tariffe dei servizi a domanda individuale. Pianificazione di alcune opere pubbliche non più rinviabili. Riorganizzazione dell’ente, con nuove assunzioni, attività di manutenzione.
Sono solo alcuni dei temi che fanno parte integrante del primo bilancio “dell’era Laurenzi”, lo strumento di pianificazione economica e finanziaria del Comune di Nereto. Il bilancio è stato approvato questa mattina, in aula, dove oltre alla maggioranza si è “seduto” solo il consigliere di opposizioni Giampiero Masi (che Laurenzi ha ringraziato al pari dei colleghi di maggioranza).
Nello specifico, il bilancio prevede la riduzione di una serie di tariffe (buoni pasto, trasporto scolastico, colonie e lampade votive). Ma importanti risorse sono destinate ad interventi in tema di opere pubbliche: su il Centro culturale polivalente nell’area dell’ex campo sportivo e la realizzazione di nuovi loculi cimiteriali oltre alla urgente sistemazione complessiva del cimitero.
“Massima attenzione alle manutenzioni”, sottolinea il sindaco Laurenzi, “al recupero del centro storico e delle aree verdi. Alla pubblica illuminazione, con nuovi corpi illuminanti a led, a breve implementeremo zone poco servite e ci sarà anche una nuova illuminotecnica per il centro storico. Per quanto attiene alla riorganizzazione dell’ente abbiamo previsto l’assunzione di personale: responsabile dell’Area Tecnica, Comandante della Polizia Locale, due amministrativi e due operai. Nuovo personale indispensabile per superare le costose esternalizzazione di servizi, supporti e consulenze”.
La replica a chi non ha preso parte al consiglio. “Respingo con determinazione tutte”, prosegue, ” e sottolineo tutte le eccezioni dei consiglieri del PD che hanno abbandonato la seduta e del consigliere del M5S (che mi ha inviato una PEC ieri sera intorno alle 24). Tutti e tre segnalando illegittimità che in questa nuova gestione: non ci sono, avendo rispettato i termini del deposito del bilancio e di tutti gli allegati contabili. Dal 2014 non si riuniva la commissione bilancio adesso tutti gli atti sono transitati in commissione e tutti i consiglieri hanno avuto il doppio del tempo per presentare emendamenti.
Molto più facile sottrarsi al confronto, per il PD molto di più, ad esempio evitando di votare un debito fuori bilancio di 145.000 euro per un’ulteriore conciliazione firmata dal sottoscritto che ha riconosciuto diritti ad alcuni ex lavoratori che si dovevano riconoscere appieno durante il precedente mandato amministrativo. Questo al netto delle responsabilità per le reiterate illegittimità di quei contratti e per la prima conciliazione non rispettata dal Comune. Il Pd infine ha evitato di ascoltare la deliberazione della Corte dei Conti e le sanzioni applicate ai precedenti organi della precedente amministrazione PD.