Nereto, documentazione carente sul bilancio: Corini e Scattolini abbandonano la seduta

Nereto. Leggono le motivazioni prima dell’avvio della seduta e poi abbandonano l’aula, contestando la regolarità e legittimità del processo di formazione del bilancio di previsione.

 

Dopo aver chiesto di rinviare la seduta. I due consiglieri di Nereto Democratica (Maurizio Corini e Mauro Scattolini), questa mattina non hanno preso parte alla seduta “fiume” del consiglio comunale. Convocato per approvare gli atti propedeutici e il bilancio stesso. Per posta elettronica aveva annunciato la sua assenza anche Fabio Cinì (M5S), mentre in aula, oltre alla maggioranza, ha preso parte all’intera seduta il solo Giampiero Masi (Servire Nereto).

La scelta di non prendere parte ai lavori consiliari da parte di Nereto Democratica, è stata affidata ad una nota.

 

“Ancora una volta”, si legge nella nota,  “e in occasione della trattazione dell’atto più importante del Comune, cioè il bilancio di previsione, l’amministrazione del Sindaco di Nereto Daniele Laurenzi non rispetta le leggi e il regolamento di contabilità del Comune nello svolgimento del processo di formazione del bilancio.

 

In particolare, l’amministrazione non ha attuato regolarmente e nei termini di legge il deposito di tutti i documenti, previsti dalle norme in materia, che formano il bilancio di previsione 2019-2021. Queste irregolarità non hanno consentito ai consiglieri (soprattutto quelli di minoranza) di prenderne visione nei termini di legge, di presentare eventualmente degli emendamenti e di svolgere il proprio diritto-dovere di vigilanza, controllo e stimolo dell’azione amministrativa del Comune.

 

I consiglieri di Nereto Democratica hanno quindi letto e depositato agli atti un comunicato in apertura di Consiglio comunale, dettagliando i documenti mancanti nel momento del deposito, nonchè le ragioni per le quali hanno chiesto di rinviare la discussione del bilancio, la cui delibera di approvazione (se adottata in queste condizioni) potrebbe essere annullata dal TAR, come è già successo in altri Comuni.

 

Inoltre, il Sindaco Laurenzi, abusando del suo potere, non ha consentito al capogruppo di Nereto Democratica di dare riscontro, al termine del suo intervento in Consiglio, di vari errori, incongruenze e anomalie riscontrati nei pochi documenti di bilancio messi a disposizione in tempo utile (tabelle errate, intere pagine copiate dalla nota integrativa vecchia, prospetto opere pubbliche-finanziamenti sbagliato ecc.). Il gruppo Nereto Democratica contesta, quindi, al Sindaco Laurenzi di continuare l’uso di due pesi e due misure; quando era all’opposizione della precedente amministrazione Di Flavio riteneva fondamentale il rispetto delle leggi, della forma degli atti e delle procedure, mentre ora che ricopre il ruolo di Sindaco pensa e dimostra di poterne fare a meno, comprimendo (nei fatti) le prerogative dei consiglieri di minoranza, nell’esercizio del loro mandato elettivo”.

 

 

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