Natale al buio a Sant’Egidio. Le opposizioni: sotto l’Albero solo tasse e nessuna luminaria

Sant’Egidio. “Sotto l’Albero di Natale ci sono solo tasse e nulla più”.
E’ un giudizio decisamente critico quello che arriva dalle forze di opposizione in consiglio comunale a Sant’Egidio alla Vibrata.

 

“Il caro bollette sembra aver riguardato solo Sant’Egidio”, sottolineano in una nota i due capigruppo di minoranza, Alessandro Forlini e Annunzio Amatucci, “forse l’unico tra i comuni del teramano a non avere le luminarie che avrebbero sicuramente creato un’atmosfera diversa.

Doveva essere l’anno del rilancio dopo il Covid ed invece il clima di festa è rinviato a data da destinarsi.
Per gli altri comuni il problema non sussiste visto che basta spostarsi ad Ancarano, o Corropoli o Tortoreto, per capire che ci si trova in un’altra dimensione, con addobbi degni del periodo, casa di Babbo Natale, pista di pattinaggio.

Per fronteggiare l’eventuale aumento dell’energia il Comune di Sant’Egidio ha a disposizione 472.000 euro, stanziati dal governo e quindi chiediamo quale sia il perché di tanto rigore”.
Nelle considerazioni di fine anno, il consigliere Amatucci bolla anche come flop la fiera di Natale: evento nel quale non sono anche mancate le attività parallele di intrattenimento e per i più piccoli.

Nella “letterina” di Natale i consiglieri di minoranza tornano a pungolare l’esecutivo sulla vicenda della piscina.

Sono state disattese anche le promesse fatte in merito al famoso bando per l’affidamento della piscina comunale”, incalza Alessandro Forlini, “e quello relativo a spazi adeguati per un progetto ministeriale di attività motoria che doveva interessare gli alunni delle classi quinte.
Quando il sindaco finirà di fare il cantastorie e raccontare favole ai santegidiesi?
Speriamo che la Befana riesca dove Babbo Natale ha fallito”.

 

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