Avellino (4-3-2-1) Pane; Ricciardi, Moretti, Aya, Tito; Dall’Oglio, Matera, Maisto; Russo, Kanoute, Trotta. In panchina: Marcone, Pizzella, Rizzo, Scognamiglio, Illanes, Auriletto, Zanandrea, Garetto, Micovschi, Gambale, Trotta, Di Gaudio, Ceccarelli, Fusco. Allenatore: Massimo Rastelli
Pescara (4-3-2-1) Sommariva; Crescenzi, Brosco, Boben, Milani; Gyabuaa, Aloi, Mora; Cuppone, Desogus; Tupta. In panchina: D’Aniello, Di Carlo, Cancellotti, De Marino, Ingrosso, Saccani, Crecco, D’Aloia, Germinario, Delle Monache, Kolaj, Lescano, Vergani. Allenatore: Alberto Colombo
Reti: 8’ Kanoute
Arbitro: Marco Emmanuele di Pisa.
Natale amaro per il Pescara, che torna a perdere in casa dell’Avellino e non riesce a scacciare una crisi ormai conclamata.
Bastano 8 minuti ai padroni di casa per andare in vantaggio: al primo affondo, Aya lancia Kanoute in profondità, Sommariva esce e viene superato con un destro radente. 1-0. Il Pescara reagisce subito, prima con Tupta e poi con Brosco, ma entrambi non inquadrano bene la porta. Occasioni che non mancano, da un fronte all’altro, per tutto il primo tempo ma le difese riescono sempre a sventare. La più ghiotta capita ai biancazzurri prima dell’intervallo: Mora crossa per Desogus che cerca il pallonetto e manca la rete di un pelo.
Ripresa aperta con pregevole mancino di Aloi al 56’ che sfiora la traversa di Sommariva. Poi è Pane a diventare assoluto protagonista e antagonista dell’assedio pescarese: provvidenziale il suo riflesso all’82’ sul tiro a botta sicura di Tupta, innescato da uno scatenato Kolaj: il portiere irpino respinge con i piedi sulla girata improvvisa. I biancoverdi amministrano bene, non disdegnano le sortite offensive, e si tiene stretta la vittoria.