E’ il commento di Fernando Cianella vicepresidente di Focus Mosciano, precisando che “l’inopportunità di tale installazione in quella zona è stata più volte, adesso come in passato, ribadita dalla nostra associazione e da tutta la popolazione residente che vede il proprio quartiere fortemente sfruttato a livello ambientale. Nel 2017 alcuni amministratori non hanno voluto o non hanno saputo prestare ascolto al territorio ed ora la presente Amministrazione, raccogliendo le istanze precedentemente inascoltate, si trova a dover ricorrere
al TAR”.
L’associazione Focus si augura che “la strada intrapresa sia sufficiente a scongiurare l’insediamento del biodigestore nel quartiere di Mosciano Stazione, ma se non dovesse essere così, sin da ora dichiara la propria intenzione a chiedere, a verificare e a monitorare che l’installazione degli impianti avvenga nel pieno e rigoroso rispetto delle molteplici prescrizioni dell’ARTA, e anche a chiedere l’installazione di strumentazioni permanenti per il monitoraggio della zona per la completa prevenzione e tutela della salute dei residenti della zona e dei lavoratori.