Respinte dalla maggioranza a Montorio al Vomano quattro mozioni presentate in Consiglio dai consiglieri di minoranza.
“NO a una festa della cittadinanza con consegna della Costituzione ai diciottenni, perché, a detta del sindaco, la mozione è strumentale, è di parte, è una proposta brutta e cattiva di matrice PD – fanno sapere –
Che dire… evidentemente teme che suoni come una proposta sinistra, a chi non è di sinistra, festeggiare la maggiore età con l’omaggio della Costituzione e con un omaggio alla festa della Liberazione. Per i consiglieri di minoranza la mozione era invece solo un modo per responsabilizzare i ragazzi e dire loro che abbiamo fiducia nel contributo che potranno portare alla costruzione di un futuro migliore. NO alla riattivazione della Consulta, perché, e stavolta il pensiero notevole è del vice-sindaco, una consulta in passato c’è già stata, e non è che abbia fatto grandi cose”.
E ancora: “NO alla firma del “Manifesto della comunicazione non ostile”, perché, a detta dei soliti consiglieri, qui siamo tutti ben educati e non occorre un decalogo di buone maniere per governare i comportamenti sui social. Evidentemente i “leoni da tastiera” sono solo nei tanti comuni italiani, da Milano a Lecce, che firmando il Manifesto hanno ritenuto di dare un esempio virtuoso di impegno per esercitare correttamente la cittadinanza digitale. Noi no, grazie, non ne abbiamo bisogno. NO alla proposta di adottare un Regolamento Comunale per gli acquisti sotto soglia. Il sindaco sostiene che la trasparenza è una virtù che ha portato nel nostro comune la sua amministrazione e che finalmente ci saranno dei Regolamenti su tutti gli aspetti della gestione amministrativa. Quindi? Quindi alla proposta di darsi un Regolamento si vota contro. Siamo così trasparenti che non abbiamo bisogno di trasparenza. Quando le scelte sono guidate dalla propaganda può capitare di dover sacrificare la logica e la coerenza. Ma forse per qualcuno non è un prezzo troppo alto”.