Martinsicuro. “Dati parziali e numeri errati. La verità è che loro avrebbero aumentato le tasse facendo cassa sulla pelle delle gente”.
Valutazioni numeri e anche considerazioni di natura politica si miscelano nell’ampia replica di Alduino Tommolini, assessore al bilancio del Comune di Martinsicuro “attaccato” dall’associazione Città Attiva sulle cifre del percorso che porterà l’Ente alla rinegoziazione dei mutui.
“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”, spiega Tommolini, “o forse in questo caso sarebbe meglio dire, di chi non vuol capire! Eppure, prima di annunciare alla cittadinanza la rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, avevamo presentato questo strumento alle minoranze e mi pareva di aver fugato ogni dubbio da parte dei Consiglieri di “Città Attiva”…ma evidentemente la voglia di attaccare e di far polemica, in maniera sterile ed inappropriata, va oltre il normale rispetto istituzionale e, permettetemi di aggiungere, la decenza umana”.
Le ragioni dell’operazione. Quello che ha mosso l’amministrazione comunale è stato l’obiettivo di ottenere nei prossimi 5 anni (dal bilancio corrente e fino al 2024), circa 1milione di minori uscite, in modo da avere più risorse in cassa (grazie ai minori esborsi per il pagamento delle rate dei mutui) e poter fronteggiare, al meglio, la crisi economica che riguarderà nello specifico anche gli enti locali.
“Come è facile comprendere a tutti, ma non evidentemente al gruppo di Città Attiva”, prosegue Tommolini, “spalmando i mutui attivi fino al 2043 si andrà a restituire qualcosa in più alla fine, ma l’obiettivo che ci siamo prefissati, e che abbiamo dichiarato, è quello di non andare in sofferenza oggi, a causa delle conseguenze della pandemia globale, e garantire al contempo il mantenimento dei servizi offerti alla cittadinanza, senza dover mettere le mani nelle tasche dei cittadini, una tassazione non vessatoria ed oppressiva, ma soprattutto di poter proseguire nella programmazione di quegli interventi strategici di cui Martinsicuro ha bisogno adesso e non domani!
Ora comprendo che gli amministratori di “Città Attiva” sono per l’aumento delle tasse, la diminuzione qualitativa e quantitativa dei servizi e che, se fosse per loro, “brutalizzerebbero” con aumenti di tasse e nuove imposte cittadini, imprese ed attività economiche al solo fine vessatorio di far cassa e senza studiare strategie economiche alternative, come farebbe insomma un freddo burocrate dinanzi a questa emergenza globale, ma per fortuna (è il caso di dirlo) alla guida di Martinsicuro ci siamo noi che invece, come farebbe un buon padre di famiglia che ha a cuore il destino dei suoi cari, abbiamo preso una decisione più saggia e, permettetemi l’appunto, anche più “umana”, comprendendo le difficoltà che in questo momento hanno le nostre famiglie, le fasce più deboli della popolazione, i nostri lavoratori, i nostri albergatori, i commercianti, gli operatori turistici, i professionisti ed i cittadini in generale”.
Poco attenti nella lettura dei dati. “Se si fosse studiato bene”, aggiunge Tommolini, “ cosa che purtroppo è cosa assai difficile, si sarebbe visto che, infatti, numeri alla mano (quelli veri), il tasso medio sui complessivi trenta mutui passerà dal 3,06% ad un più leggero 2,89% del dopo rinegoziazione. Così, leggendo i dati, quelli veri, viene fuori che gli interessi su base annua prima di questa operazione finanziaria erano di 118.713,52 euro, mentre dopo la rinegoziazione passano a 109.275,46 euro con una riduzione su base annua di 9.438,06 euro!
Il gruppo di “Città Attiva” scopre poi “l’acqua calda” quando afferma che, spalmando questi mutui fino al 2043 l’ammontare complessivo degli interessi aumenterà. Che dire, se loro conoscono una banca che invece, oltre a dilazionarci i mutui, ci avrebbe tagliato anche i costi complessivi di quanto dobbiamo rendere potevano pure dircelo e ne avremmo volentieri approfittato per il bene delle casse comunali…ma la verità anche qui è un’altra: abbassandosi il tasso medio, dal 3,06% al 2,89%, si auspica di consentire al Comune di Martinsicuro di fronteggiare il probabile ammanco delle entrate nei prossimi anni causato dalla pandemia e dal lockdown di quasi tre mesi in maniera più serena e senza contraccolpi. Ovviamente saremo pronti, non appena la situazione dovesse migliorare e lo dovesse permettere, speriamo al più presto, anche eventualmente a rientrare in anticipo su alcuni mutui così da abbattere ulteriormente gli interessi, risparmiando i soldi dei contribuenti”.
Valutazione politica. “Se la scelta di rinegoziare i mutui fosse stata così peregrina o folle come “Città Attiva” vuol farla passare”, si legge ancora, “come mai, in queste settimane, sono tantissime le amministrazioni italiane, di ogni colore politico, che stanno adottando la stessa strategia presa da noi a Martinsicuro? Come mai in queste settimane tantissime famiglie hanno chiesto la sospensione e/o la rinegoziazione dei mutui? Come mai tantissime aziende hanno chiesto alle loro banche di sospendere e/o rinegoziare i mutui e anche richiesto ulteriori prestiti, consapevoli quindi del fatto che per questo si pagheranno sì degli interessi, pur di continuare a sperare di vivere e dare lavoro ai loro operai e impiegati?
Chi è un buon economista e un buon lavoratore sa che dopo la seconda guerra mondiale la nostra Nazione fondò la sua rinascita sulla gestione del debito rendendolo sostenibile (anche se al prezzo di maggiori interessi) per la fragile economia all’indomani della guerra; oggi siamo di fronte alla stessa situazione e quella strada stiamo seguendo per rendere il debito sostenibile per poter andare avanti, come sta anche facendo con l’Unione Europea il nostro Stato.
Non penso che siamo tutti dei pazzi e degli scriteriati, mentre loro sono gli unici ad averci capito qualcosa!
La verità è che mentre questi signori pensano, loro si, alla prossima campagna elettorale perché non vedono l’ora di risedersi nuovamente su quelle poltrone dove tutti hanno potuto constatare cosa hanno fatto nei loro cinque anni, noi invece, pensiamo unicamente a lavorare duramente ogni giorno per affrontare e vincere anche questa guerra imprevista, per il bene della nostra gente, non perdendo mai di vista i doveri del buon padre di famiglia.
“E’ ora che i cittadini sono in difficoltà, è questo il tempo di intervenire per non interrompere il percorso virtuoso intrapreso, per questo abbiamo scelto di ottenere in termini di minori uscite per mutui, da qui al 2024, quasi 1 milione di euro, soldi veri e dannatamente importanti in questo momento storico, che resteranno nelle casse cittadine e ci permetteranno di non gravare sulla collettività garantendo, sempre e comunque, quei servizi che la collettività merita. Questo deve fare un buon padre di famiglia: comprare l’ombrello quando è il momento e non quando ormai si naviga nella tempesta ed è troppo tardi”.