Si tratta delle inevitabili conseguenze del ‘business dell’accoglienza’, praticato da privati ed associazioni locali con la condiscendenza di molte amministrazioni locali”. Così il candidato Presidente di CasaPound Italia della giunta regionale abruzzese in merito all’episodio registratosi nel popoloso centro della costa teramana.
“Già nell’autunno 2017 – prosegue Flajani – come CasaPound Italia scendemmo in strada, unici tra tutte le forze politiche, per dire ‘no’ al business dell’accoglienza ed all’adesione del Comune di Martinsicuro al progetto Sprar, perché le cronache da ogni parte d’Italia ci mostravano le conseguenze dell’accoglienza-business per la popolazione italiana, con continui episodi di criminalità e violenza.
Abbiamo scelto di candidarci anche per portare in aula consiliare la battaglia contro l’immigrazione incontrollata, da noi portata avanti anche quando altri ritenevano più conveniente voltare la testa dall’altra parte”.
“La prima iniziativa concreta che presenteremo in consiglio regionale per arginare l’aumento dei crimini e dell’insicurezza legati all’immigrazione – continua il candidato presidente di CasaPound Italia – riguarda l’implementazione della legge regionale per la polizia locale, che è stata approvata sulla carta ma cui non è mai stata data attuazione: attuando le norme per l’uniformazione dell’addestramento e delle dotazioni, le amministrazioni locali potranno dotarsi di una forza di polizia che si affiancherà in maniera pienamente efficace a quella già presenti sul territorio, contribuendo alla prevenzione del crimine”.