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Politica Teramo

Giulianova, Mastromauro si dimette per la Regione e bacchetta il Pd (NOSTRI SERVIZI)

E’ iniziata con le lacrime agli occhi ricordando il papà che non c’è più e che oggi avrebbe compiuto 90 anni, la conferenza stampa che il sindaco Francesco Mastromauro ha convocato per annunciare le sue dimissioni per iniziare quel percorso che lo porterà a candidarsi alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale.

Decisione sofferta ma dettata anche dalla spinta che gli è arrivata da più parti. A cominciare da quella dell’onorevole Giovanni Legnini, già vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, indicato quale candidato Governatore per il centro sinistra e per quel movimento civico a cui lo stesso Mastromauro si è rivolto durante la conferenza stampa.

Non ha nascosto la sua amicizia personale con lo stesso Legnini, figura istituzionale e di alto profilo che avrà il compito di ricompattare il centro sinistra coinvolgendo quel civismo che si sta radicando su tutto il territorio regionale. Il sindaco ha ripercorso la sua carriera politica, iniziata circa 20 anni, stando anche sui banchi dell’opposizione.

Poi il suo doppio mandato e le opportunità avute per candidarsi alla presidenza della Provincia e più recentemente alla Regione. Mastromauro ha già depositato le sue dimissioni, inviandole al prefetto di Teramo. Tra 20 giorni sarà nominato il commissario prefettizio per l’interregno in attesa delle elezioni per eleggere il nuovo Consiglio Comunale, nella prossima primavera.

Mastromauro inoltre non ha perso l’occasione di bacchettare il Partito Democratico che ieri sera in Consiglio Comunale ha votato contro l’uscita dalla Sua della Provincia di Teramo, la Stazione Unica Appaltante, per accedere ad un consorzio privato che si occupa dell’affidamento di grandi opere pubbliche attraverso bandi e a cui ha ormai aderito un terzo dei Comuni italiani.

I tre consigliere Pd, Vasanella, Filipponi e Chiodi, hanno messo in minoranza, assieme alle forze di opposizione, il governo cittadino. Mastromauro ha definito l’atteggiamento del Pd schizofrenico degno di una cattiva politica.

La scelta del Pd ha avuto le sembianze della ripicca nei confronti di Mastromauro che soprattutto nell’ultimo anno si è trovato a dover fronteggiare proprio quel Partito Democratico che ha indossato i veri panni dell’opposizione.