Lo ha dichiarato Il Cittadino Governante, precisando che “subito dopo l’insediamento la Giunta Costantini, con in testa l’assessore al commercio Di Carlo, non ha perso tempo per togliere il mercato del giovedì dal lungomare. Lo ha fatto con una delibera consiliare che prevedeva lo spostamento in via Nazario Sauro, in via Gorizia e in piazza Marà sia del mercato dell’abbigliamento e delle calzature che di quello degli agricoltori e degli alimentari che da decenni si svolge in piazza dalla Chiesa. Nel dibattito ponemmo più obiezioni e interrogativi, l’assessore Di Carlo, snobbandoli tutti, si trincerò dietro al fatto che i commercianti erano stati consultati e si erano detti d’accordo sulla soluzione adottata. Gli sviluppi successivi hanno dimostrato che non era vero”.
“Comunque – aggiunge – era tanta la premura di spostare il mercato del giovedì dal lungomare, dove due assessori hanno le loro attività, che, pur non essendo ancora possibile attuare quanto previsto per via dei lavori in piazza Dalmazia, lo accorparono a quello di piazza dalla Chiesa provocando una concentrazione insostenibile di operatori e una mancanza di parcheggi che mese dopo mese hanno decretato il declino del mercato del giovedì. Nei giorni scorsi dopo le innumerevoli proteste degli ambulanti e dei cittadini l’amministrazione è dovuta tornare sui propri passi e, di fatto ammettendo l’incapacità di prendere decisioni oculate, ha dichiarato di voler far scegliere ai commercianti offrendo tre opzioni: quella attuale in piazza Dalla Chiesa e dintorni (ipotizzando la realizzazione di un parcheggio addirittura all’inizio della collina sotto al Centro Storico); quella approvata dalla maggioranza in consiglio comunale comprendente la parte più a sud di viale Orsini, via Nazario Sauro ovest, via Gorizia e piazza Marà; e infine quella di viale Orsini nord. Su oltre 150 commercianti solo 76 hanno partecipato al voto: 39 hanno scelto il centro, 33 viale Orsini nord, 3 l’attuale sede”.
Secondo l’associazione “più che a favorire le attività economiche dei commercianti e a rendere facilmente fruibile il mercato agli utenti, gli amministratori sono sembrati molto più interessati a liberare il lungomare monumentale. Questa amministrazione, costretta dalle proteste a tornare sui propri passi dopo decisioni frettolose prese senza ascoltare nessuno, evidentemente ha poca attitudine a fare scelte democratiche e di buongoverno. Quando poi la Giunta, tardivamente, ha cercato un dialogo con gli ambulanti non ha saputo offrire soluzioni in grado di coinvolgere tutti gli interessati nella scelta della sede. Così si spiega la scarsa partecipazione al momento del voto. Noi pensiamo, invece, che occorre distinguere fra mercato dei prodotti agricoli locali e mercati del giovedì e del sabato. Il primo, sin dagli anni ’80, ha la sua sede ideale in piazza Dalla Chiesa, strategicamente collocata fra Lido e Paese e concepita con il mercato coperto, ampi spazi e molti parcheggi intorno per favorire l’afflusso dei consumatori. Ora lì è urgente riqualificare la piazza, ristrutturare (o ricostruire) il vecchio mercato coperto perché possa ospitare al piano terra, tutti i giorni, la vendita dei prodotti alimentari, utilizzando i posti auto già esistenti e senza sfregiare la collina retrostante. Questo darebbe un ulteriore impulso a tutta la produzione agricola locale ormai sempre più richiesta per la buona alimentazione e tornerebbe ad ospitare, finalmente, in condizioni decorose venditori ed acquirenti. Il mercato del giovedì, invece, potrebbe tornare su viale Orsini, dall’incrocio con via Nazario Sauro fino a al’incrocio con via Gasbarrini e oltre se necessita, consentendo agli ambulanti di poter esporre con i propri furgoni, come chiedono. Infine va raccolto l’appello dei commercianti del mercato del Sabato al Paese che, da quando l’assessore Di Carlo lo ha concentrato in Piazza della Libertà, si sta spegnendo; inoltre quell’ubicazione espone maggiormente alle intemperie sia gli acquirenti che gli operatori. Gli ambulanti propongono di spostarsi in Corso Garibaldi. Ci sembra una buona scelta: da una parte perché aiuterebbe a rivitalizzare la vita nel cuore del Centro Storico, dall’altra perchè eviterebbe l’ennesima chiusura di un’importante arteria di collegamento tra il Paese ed il Lido, cosa che già accade in occasione di partite di calcio.”
“Il commercio, anche quello dei negozi, persino in centro, sta vivendo un periodo difficile: una buona amministrazione dovrebbe attivarsi per sostenerlo, magari ascoltando direttamente i commercianti, invece di fare scelte infelici che non aiutano”, conclude Il Cittadino Comunale.