“L’Università, oggi ancora più che in passato, non può che avere un ruolo centrale nel contesto della città. Per questo, nei prossimi cinque anni di mandato, come ho evidenziato questa mattina nel corso di un confronto in Ateneo, porteremo avanti tutte quelle azioni messe in campo nella prima consiliatura e che si svilupperanno all’interno della cornice dell’Accordo Quadro per Teramo Città universitaria, attraverso il quale andremo sempre più a promuovere e implementare progetti e servizi, iniziative e tariffe a favore delle studentesse e degli studenti”.
A dirlo il candidato e sindaco uscente, Gianguido D’Alberto.
“In questo contesto, accogliendo una specifica richiesta degli studenti, allargheremo alla loro partecipazione la composizione dell’Osservatorio comunale per la casa, per potenziare la risposta abitativa, anche attraverso un confronto attivo con l’associazione dei proprietari di immobili: l’obiettivo dovrà essere quello di calmierare i prezzi e garantire la qualità delle abitazioni in affitto. In questi anni abbiamo già reso più efficiente il trasporto pubblico da e verso l’Ateneo, passando dall’ascolto dei sindacati studenteschi, e rinnoveremo la richiesta alla Regione per ottenere sia l’aumento del chilometraggio disponibile, sia il biglietto unico per il trasporto pubblico locale. Nel prossimo mandato, inoltre, faremo continuità a tutte quelle azioni volte a rendere sempre più attrattivo l’Ateneo tra le quali, solo per citarne alcune, l’ulteriore potenziamento dei collegamenti con il Campus, anche grazie alla realizzazione, finanziata a valere sul PNRR, del collegamento ciclabile tra i principali poli di interscambio modale e le sedi universitarie; il potenziamento di servizi nell’area di Colleparco, promuovendo attraverso la politica fiscale espansiva messa in campo in questi anni l’apertura di nuove attività e negozi; il potenziamento dell’area sportiva di Colleparco (con la realizzazione di una strada di collegamento diretta); la creazione di spazi ricreativi e di studio; l’apertura di spazi comunali, pubblici e autogestiti, da adibire ad aule studio, per attività culturali e artistiche, anche attraverso il dialogo con la Provincia per il recupero di locali inutilizzati; il sostegno all’incremento delle nuove iscrizioni all’Università di Teramo nel suo rapporto con la comunità cittadina; la promozione di convenzioni dedicate agli universitari”.
E ancora: “Come Comune, inoltre, continueremo a promuovere il coordinamento e il confronto tra l’Università e le diverse realtà del territorio, anche alla luce dell’importante progetto presentato dall’Università e finanziato all’interno del PNC sisma, per 13 milioni di euro, per il completamento del progetto del polo agroalimentare. Una struttura che darà un grande impulso al rilancio del settore nei territori colpiti dal sisma e che dovrà necessariamente dialogare con gli altri centri di ricerca presenti sul territorio, a partire dall’Istituto Zooprofilattico. Un discorso a parte merita la questione della Cittadella della cultura nella sede dell’ex manicomio. Qui il ruolo del Comune continuerà ad essere innanzitutto di stimolo nei confronti della Regione, con l’obiettivo di spingere quest’ultima a stanziare nuovamente i fondi”.