Elezioni Teramo, le “richieste” degli universitari ai candidati sindaco

Questa mattina presso la sala tesi del polo Silvio Spaventa dell’Università di Teramo, si è tenuta l’iniziativa “Teramo Città Universitaria 2023-2028”, organizzato dal Consiglio degli Studenti dell’Università di Teramo.

Gli studenti hanno presentato il documento “Teramo Città Universitaria”, contenente proposte ai candidati sindaco della città riguardanti l’Università e gli studenti universitari, documento che Carlo Antonetti, Gianguido D’Alberto e Maria Cristina Marroni che, al termine di ciascuna intervista, hanno sottoscritto.

Di seguito i punti fondamentali del documento.

TRASPORTI PUBBLICI E MOBILITÀ SOSTENIBILE, aumento chilometraggio. “Pur se di recente sono state inserite delle corse aggiuntive, come da noi già richiesto, riscontriamo ancora il bisogno di ulteriori corse che garantiscano un servizio efficiente per gli studenti universitari. Sono ancora molti gli studenti che la mattina, nei giorni più frequentati, a causa dei pullman pieni, si trovano costretti a non poter salire nei giusti orari e quindi perdere ore di lezioni, oppure che finite le lezioni non riescono a scendere in tempo per poter prendere il treno e tornare a casa. A tal fine, proponiamo un implemento della linea 7 nei giorni e orari di punta: martedì, mercoledì e giovedì; la mattina potenziando la corsa 703-704 e il pomeriggio potenziando la corsa 722-723. In alternativa, proponiamo che la linea 6 venga ripensata in favore della popolazione universitaria, modificando il tragitto affinché raggiunga anche la stazione così da assicurare il collegamento tra università e stazione ogni quarto d’ora. Riteniamo che la zona periferica di Colleparco, adiacente all’università, debba essere adeguatamente collegata con il resto della città, per permettere a studenti e studentesse che risiedono in quella zona di non essere esclusi dalla vita cittadina (in particolare serale) a causa della conformazione territoriale. Nelle ore serali decidere di raggiungere il centro e tornare a piedi è un rischio per la sicurezza degli studenti, vista la scarsa illuminazione e l’assenza, in alcuni tratti, di marciapiedi. Per questo chiediamo che vengano aggiunte almeno due corse serali tra le 21.30 e l’01.00 per permettere agli studenti di spostarsi in totale sicurezza. Oltretutto, nel fine settimana e nei giorni festivi, il numero di corse è visibilmente ridotto e crediamo che anche in questo debba essere fatto un intervento di potenziamento. Riteniamo fondamentale che il quartiere di Piano d’Accio, ove è ubicata la sede del Dipartimento di Medicina Veterinaria, sia adeguatamente collegato con il servizio di trasporto urbano al centro della città, al fine di consentire anche agli studenti di quella sede di fruire di eventuali agevolazioni sul prezzo dei biglietti e degli abbonamenti. Per una città che si definisce “universitaria”, avere degli abbonamenti agevolati rivolti agli studenti universitari è imprescindibile. Essendo gli studenti il gruppo sociale che probabilmente più di tutti usufruisce di questo servizio, crediamo che debba essere introdotto un abbonamento per gli studenti universitario, accessibile sul piano economico, come succedeva fino al 2015, quando è stato poi interrotto. Inoltre, chiediamo l’istituzione del biglietto unico, già presente in altre realtà abruzzesi, che permetterebbe agli studenti di usufruire di tutti i mezzi pubblici provinciali con un unico biglietto ad un prezzo calmierato. Riteniamo apprezzabile l’intento sinora portato avanti di implementare la mobilità sostenibile a favore degli studenti universitari, con la realizzazione di svariati chilometri di piste ciclabili. Ma quanto fatto finora non può essere pienamente fruibile dalla popolazione universitaria se non accompagnato dalla realizzazione di piste ciclabili sicure che raggiungano la sede universitaria di Colleparco e il polo di Medicina Veterinaria di Piano d’Accio, e di stazioni di bike sharing con abbonamenti e costi a prezzi accessibili, con biciclette elettriche e con stazioni nei pressi dei punti nevralgici della città: Campus di Colleparco, Polo di Piano d’Accio, Stazione Ferroviaria, Stazione degli Autobus e Piazza Garibaldi. Questa in particolare è una misura fondamentale per poter permettere il raggiungimento delle sedi, vista la conformazione territoriale inconciliabile con l’uso di mezzi non elettrici”.

RESIDENZIALITÀ, residenza universitaria. “Teramo è forse una delle poche città d’Italia a non avere ancora una Residenza Universitaria. Riteniamo doveroso che la futura Amministrazione Comunale si faccia promotrice nelle sedi opportune della necessità di accelerare i lavori di realizzazione della Residenza di Viale Crucioli, uno dei punti cardine per Teramo Città Universitaria che consentirebbe di rendere maggiormente attrattiva la città e l’Ateneo per quegli studenti che non siano nelle condizioni economiche per poter abitare in casa in affitto. Anche nell’attesa del completamento della Residenza Universitaria, proponiamo di avviare le necessarie procedure con le Associazioni degli Inquilini, dei proprietari e con le associazioni studentesche, in attuazione della Legge 431/1998, per la revisione dell’Accordo Territoriale del Comune di Teramo, attualmente fermo al 2019 e che prevede un aumento percentuale dei canoni di locazione del 15% per gli alloggi dati in locazione a studenti universitari. Tale previsione risulta decisamente discriminante anche tenuto conto che la città non dispone al momento di una Residenza Universitaria pubblica. Negli ultimi anni si è registrata a Teramo una diminuzione degli alloggi destinati a locazione per studenti universitari. Per questo motivo gli studenti universitari fuorisede riscontrano sempre maggiori difficoltà nella ricerca di un alloggio.
Per tentare di risolvere questa problematica, sarebbe opportuno che il Comune, in collaborazione con l’ADSU e l’Università, effettui un censimento delle abitazioni private destinate ad essere date in locazione agli studenti universitari, realizzando una piattaforma online gratuita ove gli studenti possano ricercare un alloggio. Sarebbe inoltre opportuno pensare delle agevolazioni fiscali in favore dei proprietari che decidano di stipulare contratti di locazione specificamente con studenti universitari”.

SPAZI PER GLI STUDENTI, più spazi dove poter studiare. “A Teramo, gli spazi dove poter studiare sono sempre stati limitati e per certi versi rimessi alle opportunità degli studenti. Studiare a casa, non è quasi mai il contesto ideale in cui lo studente trova la giusta concentrazione. Gli studenti hanno bisogno di più spazi per lo studio individuale e la ricerca, oltre che di potenziare quelli già presenti. La biblioteca Melchiorre Delfico, attualmente unico luogo in centro adibito a tale scopo, garantisce un orario di apertura troppo limitato per poter rimanere al passo con le esigenze studentesche. È necessario che la Regione aumenti il finanziamento affinché possa garantire l’apertura quotidiana del pomeriggio e nei festivi e nelle ore serali. Da sola la Delfico però non basta. Abbiamo bisogno di altri luoghi da adibire ad aule studio soprattutto in centro, anche autogestiti dagli studenti, riqualificando immobili di proprietà pubblica in disuso. L’integrazione degli studenti nella comunità cittadina non passa soltanto per gli spazi fisici. Riteniamo per questo necessario aprire un dibattito serio e costruttivo sull’istituzione di una consulta giovanile comunale, organo e luogo di dibattito istituzionale dei comuni e previsto dalla “Carta europea della partecipazione giovanile alla vita locale”.

CITTADELLA DELLA CULTURA. “Il recupero dell’ex manicomio è un passaggio fondamentale per la crescita e lo sviluppo della città tutta e dell’Università, in quanto consentirebbe all’Università di fruire di spazi in centro così da favorire una maggiore interazione tra la città e l’accademia. Le note vicende pandemiche, con i negativi risvolti sull’economia, hanno causato un aumento di circa 6 milioni di euro dei costi necessari per il recupero della struttura, oltre ai 30 milioni di euro stanziati con il Masterplan. L’Università necessita del sostegno e del supporto del Comune affinché le istituzioni competenti siano rese consapevoli dell’importanza del progetto per la Città e della necessità di trovare i fondi necessari per realizzarlo”.

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