“Un virtuosismo operativo mai visto in questa travagliata consiliatura il cui reale lascito, al di là della propaganda fatta in questi giorni con i soldi dei cittadini, è impresso su un lungomare deturpato e incompiuto. Facile fare la campagna elettorale così, sin troppo comodo concentrare le imprese politiche fra gennaio e maggio per sembrare supereroi. Puntano sulla memoria corta dell’elettore che, secondo loro, dimenticherà quattro anni e mezzo di distanza siderale fra istituzione e cittadini, per apprezzare gli ultimi sei mesi di sorrisi ammiccanti e strette di mano”.
“Nella speranza che un po’ di bitume copra le mancanze di cinque anni, l’amministrazione uscente si prepara all’arrembaggio lasciando intendere che all’improvviso l’armonia e la progettualità regni su una coalizione che dopo aver perso innumerevoli pezzi per divergenze politiche, ricompone un mosaico strumentale alla propria sopravvivenza. Se solo l’obiettivo fosse il bene di Silvi e non una mera riconferma elettorale, apprezzeremmo comunque lo sforzo seppur colpevolmente tardivo del centro destra nel mostrarsi attento al territorio. Ma chi considera il cittadino facilmente impressionabile e, quindi, influenzabile, lo sta “utilizzando”. Chi amministra, al contrario, dovrebbe “servirlo” sempre ed indipendentemente dalla “prova costume”.