Colonnella è l’unico comune in provincia di Teramo, dove dal 2016, non viene applicata la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili. L’imposta comunale, introdotta a livello nazionale nel 2014, e che riguarda i servizi comunali a beneficio dell’intera collettività. Parliamo di manutenzione delle strade, del verde, arredo urbano e pubblica illuminazione.
In sede di approvazione degli atti propedeutici al bilancio di previsione, l’amministrazione di Colonnella ha ribadito questo aspetto. Per il Pd, però, non è tutto oro quello che luccica e di fronte alle dichiarazioni di facciata, la scelta dell’esecutivo non sembra essere equilibrata.
” Non far pagare la TASI”, si legge in una nota del Pd di Colonnella, “,su abitazioni di tipo signorile, ville, castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici, riteniamo sia un errore, perché questi proprietari si presume abbiano maggiori possibilità e risorse per pagare le tasse, rispetto alle persone comuni.
Questo porta indiscutibilmente dei benefici, come detto, non a chi possiede una sola casa, ma a chi possiede molte proprietà.
C’è un’altra cosa che incuriosisce, in provincia di Teramo, Colonnella è probabilmente l’unico o tra i pochi comuni che non applicano la TASI, c’è da farsi almeno una domanda: i comuni che applicano l’imposta, sono governati da sindaci incompetenti che amano succhiare il sangue ai loro cittadini, oppure con queste risorse offrono servizi e manutenzioni efficienti sul territorio?
La TASI tassa le proprietà, l’addizionale IRPEF tassa il reddito, al dipendente viene detratta direttamente sulla busta paga e non può ovviamente evaderla, l’evasore che riesce a nascondere il reddito fa festa”.
La simulazione. Una famiglia con casa di proprietà e due persone che lavorano, a Colonnella con l’addizionale Irpef allo 0,8% paga circa 270 euro l’anno, addebitate su normalissime buste paga. In un altro comune (es. Corropoli) dove la TASI si paga normalmente, che però ha l’addizionale Irpef più bassa allo 0,5%, nella stessa situazione, la famiglia risparmierebbe circa 110,00 euro l’anno, dato che sulla prima abitazione di proprietà la TASI non si paga.
“Qualcuno con l’esenzione TASI”, prosegue la nota, “ trae vantaggi notevoli, inutile sottolineare che siamo presenza di un conflitto d’interessi abbastanza palese.
Scelte politiche di questo genere da parte della maggioranza sono legittime, quello che è discutibile, è che si voglia far credere che queste misure siano nell’interesse della maggioranza dei cittadini, mentre sono solo esclusivamente a vantaggio di chi ha molte proprietà immobiliari e su questo non occorre scendere nei dettagli”.