“Occorre ripartire dalle mozioni sulla Tari, per rendere esecutiva la sentenza del TAR Abruzzo n. 83/2019”, precisa la candidata sindaco, “che, a seguito del ricorso prodotto dai balneatori e dalle altre associazioni di categoria, ha condannato il Comune di Roseto ad eliminare dal PEF costi non contabilizzabili, come il Fondo Crediti Dubbia Esigibilità”.
Non è infatti bastata una sentenza del Tar a far tornare sui propri passi l’attuale amministrazione comunale, né le sentenze delle Commissioni tributarie che continuano a susseguirsi, purtroppo solo per chi ha la possibilità economica di affrontare un ricorso.
“Garantisco che andremo in consiglio per rettificare il Piano economico finanziario 2018”, assicura Rosaria Ciancaione, “ricalcolando le tariffe TARI. In autotutela riapproveremo anche il Piano economico finanziario 2019 con il ricalcolo della TARI relativa allo stesso anno, procedendo ai conguagli e, quindi, alla restituzione delle somme non dovute con la TARI 2022 a famiglie e attività produttive”.
Fra gli obiettivi da realizzare nel programma della Libera Coalizione Progressista anche quello riguardante politiche fiscali tali da garantire agevolazioni ai piccoli commercianti e agli artigiani, attraverso una minore pressione fiscale che possa avvantaggiarli rispetto alla grande distribuzione.
Altro punto rilevante è quello che dispone la riduzione o l’annullamento delle tasse, a quei cittadini che mantengono la città pulita ed accogliente, con il cosiddetto “baratto amministrativo”, che consente ai cittadini bisognosi di pagare tasse e in generale debiti con il fisco attraverso il proprio lavoro fino alla compensazione di quanto dovuto.
“Col baratto amministrativo”, conferma la candidata sindaco, “lavoreremo molto, senza lasciare che regolamenti approvati restino solo sulla carta, per la concessione di sconti fiscali ai rosetani volenterosi che contribuiscono, in particolare, al decoro della città. In altre parole, cittadini e associazioni potranno effettuare interventi di pulizia o manutenzione sui servizi strumentali, su iniziative culturali e sul recupero dei beni pubblici, a fronte dei quali l’amministrazione comunale concederà riduzioni o esenzioni dei tributi corrispondenti all’attività svolta, in funzione dell’utilità che ne deriva al Comune in termini di tutela e cura dei beni comuni”.
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