“Il saldo tra il numero dei nuovi residenti e chi si trasferisce a vivere in un altro comune, dal 2015 a oggi è sempre positivo. A incidere sul numero complessivo dei residenti sono fenomeni diversi, come la denatalità, che riguardano tutta l’Italia e sui quali non possono certo incidere le politiche locali. Il saldo tra nuovi nati e deceduti, nell’ultimo decennio almeno, è stato infatti sempre negativo e nel periodo preso in considerazione le nascite sono state in media circa la metà dei decessi”.
“I dati diffusi da talune parti, oltre ad essere confusamente strumentali, non sono corretti e soprattutto sono privi di qualsiasi tipo di analisi – spiega l’assessore – perché se è vero che in questi anni il numero complessivo dei residenti è diminuito, con un trend costante dal 2015 a oggi, non è certo per via di una mancata attrattività del capoluogo di provincia”.
In particolare, secondo i dati ufficiali ed aggiornati dell’ufficio anagrafe del Comune, dal 1 gennaio 2018 al 2 novembre 2022, il numero di cittadini che si è trasferito a vivere a Teramo per la prima volta è stato di 5.227, a cui si aggiungono 30 reiscrizioni per un totale di 5.257 nuove residenze. Questo a fronte di un numero di cittadini che hanno scelto di lasciare Teramo per altri comuni pari a 4.711. Nello stesso periodo il totale dei residenti è passato da 54.159 a 52.570, con una perdita sul totale di 1.589 unità, su cui incide anche il dato dei decessi oltre che quello dei cittadini irreperibili e dunque cancellati dalle liste dell’anagrafe.
“In questi anni il nostro territorio, pur tra mille difficoltà legate ai danni del terremoto e alla pandemia, è rimasto attrattivo e questo anche grazie alle politiche che questa amministrazione ha messo in campo per sostenere le famiglie – commenta l’assessore – a incidere prevalentemente sul saldo negativo del totale dei residenti è la denatalità. Siamo passati dai 362 nuovi nati al primo gennaio 2018 ai 254 al 2 novembre 2022, a cui fa da contraltare un numero di decessi che purtroppo è costantemente circa il doppio delle nascite”.
“Nel corso di questi anni abbiamo dovuto affrontare diverse difficoltà legate al post sisma, alla pandemia, alla necessità di ricostruire un tessuto socio-economico che negli anni si era sfilacciato – evidenzia il sindaco Gianguido D’Alberto – come amministrazione abbiamo messo in campo tutte le misure volte a sostenere le famiglie, a partire dal potenziamento dei nidi agli aiuti stanziati nel corso della pandemia fino all’abbattimento delle tariffe per le famiglie, riportando il cittadino al centro dell’azione amministrativa. A dimostrare che Teramo è una città attrattiva, oltre ai cittadini che hanno scelto di venire a vivere a Teramo, con un saldo che resta sempre positivo rispetto a chi, invece, ha deciso di trasferirsi altrove, anche le diverse attività, molte di dimensioni importanti, che hanno deciso di aprire in città e altre che hanno già programmato investimenti certificando di fatto la proiezione di crescita che è già in atto. Il lavoro di riqualificazione e rigenerazione che abbiamo messo in campo in questi anni per il centro e le periferie e che ci ha permesso di attrarre i fondi con i quali stiamo disegnando la Teramo del futuro, sta consentendo alla nostra città di crescere sempre di più”.