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Bisenti, concorso vinto da un consigliere comunale: è polemica

Bisenti. Un consigliere comunale partecipa al concorso pubblico, indetto dallo stesso Comune, e lo vince. E’ un caso decisamente atipico quello accaduto nelle scorse settimane del centro della Valfino e portato alla luce dal gruppo consiliare Uniamo Bisenti (Stefano Capodicasa, Marco De Vico e Giuditta Di Martino).

In discussione non c’è la legittimità di quanto avvenuto in sede concorsuale, ma la minoranza pone l’accento su un aspetto di opportunità.
“Il concorso pubblico finalizzato all’assunzione di un operaio”, si legge nella nota, “e conduttore di macchine operatrici, ha visto risultatore vincitore, in quanto già assunto e ha preso servizio, un consigliere comunale di maggioranza.

Il consigliere, che avrebbe dovuto ritenere opportuna la non partecipazione al concorso in quanto amministratore in carica, non solo ha partecipato, ma è poi risultato vincitore e, solo all’esito della pubblicazione della graduatoria finale di merito, si è dimesso dal suo ruolo amministrativo.
La circostanza sembrerebbe essere senza paragone in nessuno dei quasi 8.000 comuni italiani”.

Altro concorso. Ma sotto i riflettori del gruppo di opposizione finisce anche un’altra selezione pubblica, conclusa di recente.

“Un secondo e distinto concorso pubblico è stato svolto per l’assunzione della figura di un operaio generico e necroforo, da adibire ai servizi tecnici e cimiteriali.
In questo caso, ha partecipato al concorso il figlio del vicesindaco in carica, il quale è poi risultato secondo in graduatoria, la quale potrà essere attinta da qualsivoglia ente locale, compreso lo stesso Comune di Bisenti, per le future assunzioni che si rendessero necessarie.
Riteniamo un chiaro segno di mancato rispetto per le istituzioni il fatto che, sia membri della maggioranza e sia parenti di primo grado di amministratori bisentini, abbiano ritenuto plausibile ed opportuno candidarsi alle poche opportunità di lavoro che offre il nostro Comune. Quanto è accaduto è grave e invochiamo ogni analisi da parte delle autorità competenti”.