“Tra calo demografico, diminuzione del flusso turistico e chiusura di attività commerciali, l’amministrazione ha mantenuto alta la pressione fiscale per ogni cittadino e impresa pinetese e non ha investito un solo euro per turismo, settore dell’industria, commercio e artigianato, dimostrando che non c’è visione politica”, replica il direttivo di Fratelli d’Italia Pineto.
“Era il 26 novembre 2021: il sindaco Robert Verrocchio, a seguito dell’ingresso in maggioranza del Movimento 5 Stelle, affidava a Filippo Da Fiume un assessorato con deleghe al Bilancio, prima appartenuto a Claudio Mongia di Italia Viva. Circa 18 mesi dopo, la giunta Verrocchio bis appare con due volti nuovi passati dall’opposizione alla maggioranza e nulla più. Tocca registrare che l’ingresso in giunta dei pentastellati, Da Fiume e Mazzocchitti, non ha sortito effetti speciali ma la continuità con un vecchio modo di intendere l’azione amministrativa, fatta di una pessima previsione a cui corrisponde una pessima gestione e quindi una pessima amministrazione”, aggiunge Ruggiero.
“Ribadiamo la totale mancanza di una visione di città in tutti i campi; i problemi sono davanti agli occhi dei cittadini: opere pubbliche commissariate o bloccate (opere anti erosione, scuola di borgo e parcheggi alla torre del Cerrano, sono solo alcune delle tante progettualità disattese), il commercio dimenticato, problemi di sicurezza mai affrontati, mancanza di attenzione al turismo, toppe, spesso peggio dei buchi, come la gestione della Commissione per le Pari Opportunità. Purtroppo per Pineto, gli ultimi diciotto mesi rappresentano la continuità con quelli precedenti. Diciotto mesi che portano, inevitabilmente, ad un Bilancio di Previsione e ad un Programma dei Lavori Pubblici per i prossimi anni vecchio stile, senza coraggio, non al passo con i cambiamenti, che travisa la realtà, presentando come novità opere pubbliche già programmate da tempo (lavori di completamento della pista ciclabile tra il Ponte sul Vomano e il lungomare di Scerne, nonché l’ultimo tratto di ciclabile all’interno del giardino della Torre del Cerrano). Propaganda che spaccia per miracolo le manutenzioni come la messa in sicurezza stradale o dell’edificio chiamato “Trein”, o del ponte di accesso al parco Filiani. Senza parlare della tenuta dei servizi, difatti poco orientati all’efficacia e, altrettanto, poco all’efficienza e alla razionalizzazione dei costi. Con l’ingresso in giunta dei pentastellati continua a mostrarsi la fotografia di una città in declino”.
“L’unica soluzione “innovativa” proposta in bilancio è il costante ricorso all’aumento dei debiti che vedono l’accensione dei nuovi mutui per ulteriori 950 mila euro, di cui 500 mila solo per due campi da padel. Dove sono gli investimenti per la crescita e lo sviluppo? Leggendo le linee programmatiche 2023-2025, si notano investimenti non prioritari, in momenti di particolari ristrettezze economiche con l’inevitabile aumento dei debiti, parimenti all’aumentato stato di abbandono del territorio. Non c’è visione, nessuno slancio, nessuna prospettiva tangibile di crescita e, per quanto possibile, innovativa e, a farne le spese, sono sempre i cittadini al giudizio dei quali consegniamo una realtà più eloquente di ogni altra parola”.