A bocce ferme arriva il commento del gruppo consiliare di opposizione Bellante Bene Comune, che parla di strumento approvato nel disinteresse generale “presenti appena tre cittadini, forse due”.
“L’adozione”, si legge nella nota, “risale ad oltre due anni e mezzo fa, da allora il Consiglio Comunale è stato chiamato una sola volta per esaminare le osservazioni pervenute. Non vi è stato alcun altro momento di confronto.
In questi trenta mesi, col lavorio del sindaco e della sua giunta, con le osservazioni accolte e respinte, il PRG ha cambiato volto.
Alla legittima richiesta di avere gli atti in visione per un tempo sufficiente ad approfondirne la conoscenza è stato opposto un arrogante ed immotivato rifiuto. Pertanto, i consiglieri comunali hanno avuto solo tre giorni di tempo, nelle sole ore di ufficio per acquisire le necessarie conoscenze ed informazioni.
Si aggiunga che in Comune era presente una sola copia del PRG a disposizione degli uffici e dei consiglieri comunali e che gli uffici non erano in grado di rilasciare copia, così come richiesto.
D’altronde il sindaco non è nuovo a questi comportamenti, avendo costretto il Consiglio Comunale ad approvare il rendiconto di gestione 2017 con gli atti in visione per cinque giorni (nelle sole ore di ufficio) anziché gli “almeno 20 giorni” previsti per legge.
Lo stesso comportamento viene ripetuto all’approvazione del Bilancio Consolidato, dando tre giorni (nelle ore di ufficio) per la consultazione degli atti, anziché gli “almeno 20 giorni” previsti per legge.
Ha poco da gongolare il sindaco, molti cittadini hanno già capito, altri stanno capendo. Soprattutto cominci a pensare che i suoi metodi potrebbero non passare più inosservati e qualcuno potrebbe chiederne conto”.