“In merito al comunicato stampa del Partito Democratico di Atri, costellato da inesattezze e da argomentazioni fuorvianti circa la mancata assegnazione al Comune di Atri dei fondi del PNRR riservati all’attrattività dei borghi e a interventi relativi a parchi e giardini storici, cinema e teatri e luoghi di culto, l’amministrazione comunale di Atri ritiene doveroso precisare che il Pd anche in questa occasione ha dimostrato superficialità nell’affrontare questioni di pubblico interesse, facendo emergere la propria incapacità ad approfondire le varie tematiche e dando prova di non conoscere i contenuti dei bandi, ma di limitarsi solo alla lettura del titolo degli stessi. Al confuso e distratto Partito Democratico è necessario ricordare, innanzitutto, che la misura rivolta ai Borghi riguardava i Comuni con una popolazione inferiore ai 5mila abitanti e quindi Atri non poteva rientrare tra gli Enti beneficiari”.
E ancora: “Per quanto riguarda la misura relativa agli interventi per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini è, invece, sfuggito al Pd che l’avviso riguardava la riqualificazione di luoghi di interesse storico e culturale tutelati ai sensi del D. Lgs. 42/2004 e, purtroppo, pur avendo presentato un progetto per la nostra Villa Comunale l’istanza è stata respinta per mancanza dei requisiti oggettivi richiesti che erano molto selettivi, come confermato dal fatto che solo un progetto in Abruzzo è stato finanziato, Villa Obletter di Torrevecchia Teatina. Stupisce, infine, che il Partito Democratico non conosca nemmeno gli interventi che si realizzano nel nostro Comune visto che denuncia, inoltre, la mancata assegnazione dei fondi per i teatri e i cinema omettendo di precisare che i fondi erano finalizzati a interventi di efficientamento energetico e che il Comune di Atri aveva già provveduto a effettuarli negli scorsi anni nel nostro Teatro Comunale e quindi non aveva i requisiti per partecipare”.
“A conclusione del proprio comunicato”, chiosa l’amministrazione, “il PD addirittura si spinge ad addebitare responsabilità all’amministrazione anche per i fondi relativi ai luoghi di culto non sapendo forse che gli stessi non sono di proprietà dell’Ente e che gli interventi di restauro sono stati selezionati dal Ministero della Cultura per le Chiese appartenenti al Fondo Edificio di Culto (FEC). Se questo è il livello dell’opposizione allora forse sarebbe meglio evitare, per i protagonisti di queste avventate uscite pubbliche, di esporsi a queste brutte figure soprattutto se chi le fa avrebbe anche l’obiettivo e l’aspirazione di amministrare la nostra città. Dispiace, infine, constatare che il Partito Democratico che rivendica a livello nazionale sempre l’importanza della scuola come mezzo di emancipazione, riscatto, crescita e sviluppo della società, a livello locale al contrario sminuisce abitualmente e pubblicamente in maniera contraddittoria l’importanza e le opportunità di poter ospitare uno dei poli scolastici più importanti della Regione Abruzzo. Forse è meglio che il Partito Democratico si fermi e rimetta in ordine quelle poche idee, ma confuse che stanno contraddistinguendo la propria attività politica”.