Anche ad Atri la Lega Abruzzo si sta organizzando, a seguito delle sollecitazioni pervenute da parte di tanti cittadini, in larga parte giovani, di istituire nella città ducale un circolo politico.
Il coordinatore reggente, Fiore Febbraro, nominato da Giuseppe Bellachioma e Piero Fioretti, rispettivamente coordinatori regionale e provinciale, per organizzare la formazione e la costituzione del gruppo locale della Lega sta raccogliendo i primi frutti del suo lavoro.
“Sono davvero piacevolmente sorpreso – ha detto Febbraro – della risposta che Atri ha dato al nostro invito, soprattutto per il fatto che i primi a dare la propria disponibilità sono stati dei giovani di varia estrazione sociale e professionale tutti accomunati da un significativo denominatore comune che è l’impegno nel volontariato e nel sociale. Ne cito solo alcuni: Federica Rompicapo, Roberto Pagliara, Sandra Spinosi, Graziano Liberati e Luigi Collevecchio. Si tratta di giovani, alcuni dei quali con buona esperienza politica alle spalle, che rappresentano, al momento, solo la punta di diamante della squadra che si sta formando con serietà e impegno. Un fenomeno che lascia ben sperare non solo Lega Abruzzo ma l’intero sistema politico locale che da questa chiara manifestazione di volersi impegnare per migliorare la propria città e il proprio territorio trae nuova linfa e nuova forza ad andare avanti verso il cambiamento.
Ribadisco, infine – ha aggiunto il coordinatore Febbraro – che, comunque, Lega Abruzzo non sarà mai un semplice contenitore di personaggi alla ricerca di gloria, né di vecchie volpi che hanno vissuto già vicende politiche fors’anche non proprio esaltanti. La Lega, ad Atri e in Abruzzo come in tutta Italia, sarà il luogo d’incontro e di confronto di quanti sono convinti che il nostro programma rivoluzionario rispetto al passato anche recente merita considerazione e impegno personale e sarà un vero e proprio laboratorio politico per i giovani che intendono accostarsi alla politica. Ad essi assicuriamo che da noi troveranno modi e forme di partecipazione attiva e reale oltre alla concreta possibilità di vedere valorizzate le loro potenziali capacità nella vita politica e amministrativa”.
