Il Comune di Teramo replica sulla vicenda delle contestazioni Anac in merito alle presunte “preferenze” nell’assegnazione di opere pubbliche, vicenda che ha spinto anche Futuro In ad intervenire.
Così il sindaco Gianguido D’Alberto, che a nome dell’Amministrazione Comunale interviene sulla delibera Anac relativa alla ricognizione e verifica delle procedure di affidamento dei lavori nelle annualità 2019-2020-2021, precisando come l’attività della Guardia di Finanza citata nella delibera riguardi le annualità precedenti all’insediamento dell’attuale amministrazione.
Nella nota Anac viene riportato che “dalle indagini investigative emergevano varie anomalie afferenti la gestione di alcuni appalti di lavori negli anni 2016-2018, in relazione ai quali si evidenziava la prassi del Comune di Teramo di affidare diversi appalti allo stesso operatore economico, anche grazie a un artificioso frazionamento degli stessi che consentiva di procedere tramite affidamento diretto per appalti aventi ad oggetto contratti sotto soglia comunitaria….”.
Sulla scorta della segnalazione della Guardia di Finanza, acquisita nel 2022, l’Anac ha avviato una ricognizione e verifica dei lavori sull’attività contrattuale complessivamente svolta in questi anni, sollevando dei rilievi rispetto ai quali l’Amministrazione, nell’interlocuzione con l’Autorità anticorruzione, sta preparando ulteriori controdeduzioni.
“Tutte le procedure portate avanti in questi anni sono state svolte nel totale rispetto della normativa – dichiarano il sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Cavallari – innanzitutto va precisato che su 42 appalti solo 19 sono stati aggiudicati con affidamento diretto, nel pieno rispetto delle previsioni di legge. Inoltre la ricognizione dell’Anac, sotto il profilo dell’attività svolta, mette insieme l’attività di tre anni, e questo non permette la corretta contabilizzazione degli appalti”.
I due amministratori evidenziano come “nel periodo di riferimento, grazie alla straordinaria mole di lavoro politico-amministrativo, che sta cambiando il volto della città, sono cresciute esponenzialmente le procedure relative agli affidamenti di servizi e lavori, molti dei quali gestiti in un contesto normativo derivante dalla doppia emergenza: terremoto e Covid. Inoltre, in questi anni, è stata stravolta positivamente e meritoriamente la normativa sugli appalti pubblici, generale e all’interno del cratere, in particolare con l’approvazione del Decreto Semplificazioni e di tutta una serie di previsioni acceleratorie finalizzate proprio a sburocratizzare ed accelerare le procedure di affidamento. All’interno di questa cornice, tutte le procedure del triennio sono state adottate nel pieno rispetto e nella piena attuazione delle soglie e della normativa vigente, della procedura prevista e del principio di rotazione e di apertura al mercato, in un quadro di piena e palese trasparenza”.
L’assessore Cavallari precisa inoltre che “sono state già adottate diverse misure per adeguarsi al quadro normativo, quale ad esempio l’adozione di un software per i lavori pubblici, mai esistito, così come è stato avviato l’iter per l’approvazione di un nuovo regolamento che contemperi tutte le semplificazioni introdotte dal nuovo Codice degli Appalti, finalizzate alla sburocratizzazione e accelerazione degli affidamenti, come da norme esistenti e di prossima emanazione. Proseguiremo l’interlocuzione con l’Anac per rendere sempre più funzionale la struttura della macchina amministrativa all’imponente attività che abbiamo messo in campo dopo gli anni bui della gestione a guida Futuro In”.