Sant’Omero. Una decisione affrettata, evitabile, anche alla luce della recente circolare del Ministero degli Interni, che ha previsto una drastica riduzione, delle sanzioni, per quei Comuni che hanno sforato il patto di stabilità del 2013.
Il dissesto provoca pesanti ripercussioni per vari anni sulle tasche dei cittadini, tra le quali l’aumento al massimo di tasse e imposte, il taglio dei servizi essenziali e l’impoverimentodella farmacia comunale, fiore all’occhiello fino a qualche mese fa. E oltre al danno anche la beffa, poiché graveranno sui cittadini ulteriori spese dovute da un lato, alla nomina dei Commissari esterni e, dall’altro, all’erogazione delle indennità al Sindaco e agli Assessori, il cui ruolo decisionale ed amministrativo sarà limitato a ratificare le decisioni dei Commissari stessi.
Da una maggioranza che ha ripetutamente accusato la precedente Amministrazione di una ‘gestione leggera’ delle casse comunali, e che in campagna elettorale, consapevole della situazione finanziaria esistente, aveva promesso di essere in possessodei rimedi per risolverla, non ci si aspettava di certo la soluzione più drastica e ‘comoda’,ossia quella del fallimento dell’Ente.