Hanno scelto la strada del non apparentamento i due candidati sindaco di Roseto, Mario Nugnes di Spazio Civico, e William Di Marco del centro destra che il 17 e il 18 ottobre si affronteranno al ballottaggio.
Ufficialmente non ci saranno patti con i candidati usciti sconfitti nel recente turno elettorale. Nugnes parte con un bagaglio di 4305 voti e una percentuale di poco al di sotto del 31 per cento. Di Marco con 3110 voti e una percentuale di poco superiore al 22 per cento. Entrambi hanno ottenuto più preferenze rispetto alle liste che li hanno sostenuti.
Ma è chiaro che al ballottaggio i numeri vengono azzerati, si ricomincia da zero a zero. Tuttavia, tenuto conto che degli oltre 14500 votanti, su oltre 22mila aventi diritto, una buona parte non tornerà alle urne, i due sfidanti potranno contare solo sui propri sostenitori, convincendo poi quella piccola percentuale che tornerà al voto ma che aveva scelto uno dei candidati sconfitti ad esprimere la preferenza per se stessi.
Nugnes conta di avere il sostegno di una parte della sinistra che ha appoggiato Rosaria Ciancaione, della sinistra più moderata che ha sostenuto Sabatino Di Girolamo rappresentata ad esempio da Enzo Frattari e Franco Di Bonaventura, e dei moderati in genere. Di Marco potrebbe avere una buona fetta di voti di Tommaso Ginoble (il voto disgiunto è stato in percentuale molto alto e in tanti hanno scelto il candidato consigliere di una delle liste di Ginoble, votando poi Di Marco sindaco) e dell’area più moderata che ha sostenuto Sabatino Di Girolamo con cui lo stesso Di Marco ha sempre avuto un ottimo rapporto.
Insomma, apparentamenti non ci saranno ma accordi sottotraccia potrebbero esserci su entrambi i fronti. Ci sono poi le prime indiscrezioni sulla futura Giunta che Nugnes avrebbe in mente. Angelo Marcone, il terzo più votato, potrebbe avere l’assessorato al turismo e politiche giovanili. Enio Pavone punterebbe alla presidenza del Consiglio o alla presidenza della commissione urbanistica.