Tortoreto. Il tema politico del momento, a Tortoreto, ruota attorno alla localizzazione del nuovo depuratore intercomunale. Progetto che sta camminando, in maniera autonoma, da mesi, visto che oramai sul piano pratico, tutto l’iter procedurale è a buon punto, con la richiesta delle autorizzazioni e un cambio, parziale, di desitnazione d’uso delle aree dove il nuovo impianto, nella frazione di Salino, sarà collocato.
La questione, però, è viva: Franco Coccia, storico ambientalista, ha espresso critiche sul progetto lanciando appelli al Pd per azionare le leve istituzionali. L’intera opposizione in consiglio comunale ha chiesto una seduta straordinaria dell’assise civica, mentre arrivano voci critiche sulla presa di posizione di Coccia.
Sono condensate in una nota diffusa dal circolo di Fratelli d’Italia-An di Tortoreto (organismo che ruota attorno alla destra storica di Tortoreto legato a Fabrizio Scardecchia e all’ex assessore provinciale allambiente, Francesco Marconi(.
” Il nuovo depuratore è indispensabile, necessario e urgente”, si legge nella nota. ” Quello esistente è insufficiente e sopratutto pericoloso, visto che si trova nel letto del fiume e quando il Salinello esonda viene invaso da fango e detriti”.
Questo il giudizio di merito sulla vicenda, che però offre spunti per una riflessione politica molto circostanziata.
” Non riusciamo a capire perchè il professor Coccia”, dicono ancora gli attivisti di FdI-An, ” sempre contrario a qualsiasi iniziativa sul territorio, si sia rivolto alla minoranza consiliare per bloccare il progetto, quando ha fatto campagna elettorale per l’attuale amministrazione e per l’assessore all’urbanistica, Rosita Di Mizio. Lo stesso Coccia è a capo di una task force per l’ambiente, della quale faceva parte l’attuale assessore Di Mizio,che si mobilitarono per il tema dell’ampliamento della discarica. Lampante il risultato: la bonifica non è stata fatta, la discarica continua ad inquinare e l’assessore all’ambiente di ieri e di oggi, Renato Chicchirichì, non ha indicato soluzioni alternative”.
Bocciata, dunque, l’idea di delocalizzare l’impianto nel territorio di Mosciano (unica riflessione praticabile, sarebbe quella di prevederlo, al massimo nella zona della discarica), così come viene portato ad esempio il nuovo depuratore di Villa Pozzoni di Giulianova, impianto di nuova generazione, che è totalmente coperto e non ha problemi legati ai cattivi odori. Identico a quello che sarà realizzato a Tortoreto.
” Tortoreto non può essere governata dal fronte del no”, si legge ancora. ” Nel corso degli anni abbiamo perso tante occasioni di sviluppo: dalle scuole, alla pedecollinare a alla possibilità di deviare buona parte delle acque piovane che ora finiscono a valle. Invitiamo l’amministrazione a fare chiarezza sulla tematica e di non perdere occasioni di sviluppo e ammodernamento, come è accaduto in passato”.