Nereto. Dall’appello dell’assessore provinciale ai lavori pubblici, Massimo Vagnoni, alla risposta del comitato di salvaguardia del cimitero di Nereto. Si gioca a colpi di “scritti” il confronto tra chi spinge per realizzare l’opera (la bretella della Sp 259), già appaltata e chi, al contrario, si sta mobilitando per opporsi all’intervento.
Nelle ultime ore il comitato di salvaguardia del cimitero è tornato a far sentire la propria voce con un volantino che riportiamo.
l “Il progetto della Provincia di Teramo”, si legge, “riguarda la costruzione di una nuova strada che, dalla 259 con una rotonda all’altezza del cimitero di Nereto (che comporterà l’abbattimento di 4 cipressi) , rasenterà il muro dello stesso e attraverserà il viale dei cipressi ultrasecolari con un’altra rotonda, la cui realizzazione imporrà il taglio di altri 16 di essi. Infine tale bretella si ricongiungerà con la seconda rotonda della nuova zona produttiva di Nereto. Secondo l’intenzione della vecchia amministrazione provinciale, questa nuova bretella insieme alla strada consortile esistente della zona produttiva e a quella comunale che costeggia lo stadio ricongiungendosi alla provinciale all’altezza del distributore Esso, costituirebbe una variante alla strada provinciale n.259. Questa “specie” di variante non realizzerebbe lo scopo che la Provincia si prefigge, cioè quello di un miglioramento della viabilità della zona, nel senso di una migliore scorrevolezza e sicurezza del traffico, di un risparmio di tempo e di consumo di carburante e di minor impatto ambientale.
Può considerarsi migliorativo un percorso di 1,5 km che prevede 5 rotonde, a cominciare da quella di viale Europa fino all’ultima sistemata nella 259? Quale automobilista e ancor più camionista imboccherebbe una simile variante con tutte quelle rotatorie, lunga come l’attuale provinciale e sicuramente meno corta di quella che i guidatori fanno normalmente passando per via Certosa-Toti? Solo se si imponesse ai vari autoveicoli di passare in questa variante essa sarebbe usata, altrimenti molti conducenti passerebbero in quelle già esistenti. Allora se tutto questo progetto non realizza lo scopo di creare un’efficace variante stradale, a che serve spendere un milione e seicento mila euro se non a stravolgere un viale ultrasecolare di cipressi oltre a profanare un luogo sacro come il cimitero? Perché dunque intestardirsi in un simile assurdo progetto? Un progetto sbagliato, inutile e dannoso che ha l’unica giustificazione di essere “un progetto di risulta o di scarto” perché ottenuto da un altro sicuramente migliore di quello in questione che avrebbe collegato la seconda rotonda della zona produttiva con la 259 nel Comune di Sant’Omero, all’altezza della prima curva dopo il Vibrata. Per mancanza di fondi la Provincia ha dovuto abbandonare quel primo progetto per realizzare quello attuale. Inoltre il Comitato valuta che in tale progettazione ci sono tanti atti irregolari e spesso illegittimi prodotti dai vari Enti (Comune, Provincia, Regione…) coinvolti nel procedimento e per questo sta dando il suo massimo impegno per far valere la legalità ed il rispetto del volere dei cittadini. Oggi, oltre alla battaglia burocratica-legale intrapresa, occorrerebbe un atto di coraggio e ravvedimento dei nostri amministratori locali e regionali (per esempio: il nostro Sindaco finora ha detto solo parole senza adottare nemmeno un atto amministrativo di contrasto verso tale progetto). Il Comitato ritiene che un vero e doveroso impegno da parte degli amministratori potrebbe evitare il realizzarsi di questo scempio”.