Scrive Eden Cibej in una missiva inviata alla Procura della Repubblica, Corte dei Conti, Ministero delle Finanze, Prefetto, Segreterie PD, chiedendo un pare sull’amministrazione della città.
“Sorprende che un Comune chieda una dilazione di pagamento pur disponendo della somma necessaria avendola “diligentemente” accantonata negli anni. E sorprende che, in cambio, sia disposta a prendere in esame possibili questioni urbanistiche. Sorge spontanea la domanda sul perché dell’iniziativa. Al riguardo, le ipotesi che lo scrivente riesce a teorizzare sono due: o si desidera conservare una disponibilità finanziaria per opere di pubblica utilità, oppure si ha in animo di utilizzare detta somma, o parte di essa, per iniziative di dubbia utilità pubblica ma di più probabile impatto mediatico. Quest’ultima ipotesi è avvalorata dalla contemporanea affermazione del Sindaco sulla ‘necessità di realizzare un campo di calcio’ (in via Cupa) ‘di cui c’è bisogno’ (‘per gli allenamenti della locale squadra di calcio’, come dichiarato in precedenza dallo stesso Sindaco). A Giulianova, il Comune dispone di tre campi di calcio: lo Stadio Fadini, il Campo Castrum, il campo Zona Orti (all’interno della pista di atletica): il Giulianova Calcio già oggi dispone in esclusiva dei primi due e occasionalmente del terzo. Non esistono, al contrario, campi di gioco per i giovani non aspiranti alla carriera di calciatore professionista. Per loro è possibile giocare soltanto tra le auto in sosta”.
Cibej, dunque, invita “il Sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, a non eccedere la misura del risarcimento stabilito dalla Magistratura in favore degli eredi Franchi aggiungendo un ulteriore, spontaneo ristoro in cambio di una dilazione che non si giustifica data la sbandierata disponibilità della somma da erogare; La dichiarata intenzione del Sindaco di voler realizzare un altro campo di calcio per gli ‘allenamenti della squadra locale’ accredita l’ipotesi secondo la quale la predetta dilazione rientrerebbe in una logica più politica che sociale. Nel caso in cui l’ipotesi suddetta trovasse attuazione, lo scrivente riterrebbe irrinunciabile invitare rispettosamente il magistrato affinché nell’iniziativa accerti – conclude Cibej – la prevalenza dell’interesse pubblico su un eventuale interesse privato”.