Gas Plus: impianto di stoccaggio ottiene ok e minaccia la Val Vibrata

gas plus locationVal Vibrata. Dal Forum abruzzese dell’acqua arriva un monito alla Regione e ai Comuni della Val Vibrata: opporsi al Tar per bloccare la realizzazione dell’impianto di stoccaggio del gas a San Benedetto del Tronto. Impianto, che dista a pochi chilometri dal confine abrizzese (800 metri dalle prime case di Martinsicuro e 2 chilometri e mezzo dal centro di Colonnella) e che viene classificato come a rischio incidente rilevante nel decreto di prescrizione del rischio sismico.

 

Il minsitro Galletti, ricorda il Forum, ha dato parere positivo alla valutazione di impatto ambientale dell’impianto proposta dalla Gas Plus Storage.
La struttura avrebbe una capacità di stoccaggio di gas nel sottosuolo di 522 milioni di metri cubi, che verrebbe immesso in profondità a circa 2500 metri in pressione d’estate ed estratto d’inverno attraverso 6 pozzi. Attualmente nell’area è presente un pozzo di estrazione di gas.

La concessione comprende l’autostrada, la ferrovia, la statale e interi quartieri che ora rientreranno in una struttura classificata “A rischio di incidente rilevante” (cioè tra gli impianti a maggiore rischio di incidente, come poli petrolchimici, strutture per fuochi pirotecnici ecc.), in base alla Direttiva Comunitaria “Seveso”
Il Decreto 166/2014 riporta la stessa incredibile ed inaccettabile prescrizione sul rischio sismico di questa struttura.

” La Regione Abruzzo”, si legge in una nota, ” pure coinvolta nel procedimento, non risulta essersi espressa come sottolineato nel Decreto ministeriale. Invece l’Unione dei Comuni della Val Vibrata presentò una delibera con alcune osservazioni.
Al contrario la regione Emilia Romagna, proprio per i timori connessi al rischio sismico, è riuscita ad ottenere a febbraio 2014 da parte del Ministero dell’Ambiente il diniego per lo stoccaggio gas di Rivara”.

Per il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua si tratta dell’ennesimo regalo del Governo nazionale ai grandi gruppi degli idrocarburi, in questo caso la joint venture Gaz de France-ACEA che possono fare lauti profitti sulla testa dei cittadini che devono sopportare i rischi di queste attività, realizzata in una zona densamente antropizzata.
Per il Forum le motivazioni e le prescrizioni del Decreto sono del tutto inaccettabili e per questo chiede ai comuni della val Vibrata, Martinsicuro e Colonnella in primis (visto che le prime case di Martinsicuro sono situate a 800 metri dal bordo della concessione; il centro urbano di Colonnella a 2600 metri), e alla Regione Abruzzo di ricorrere al Tar del Lazio contro il provvedimento e di unirsi al movimento che si sta opponendo al progetto nelle Marche.

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