Silvi. La notizia diffusa da un consigliere di opposizione circa la volontà dell’amministrazione comunale di vendere all’asta la farmacia comunale ha suscitato sdegno a Palazzo di Città.
“A questo punto – ha detto il sindaco Andrea Scordella – c’è da aspettarsi di tutto da questi personaggi. Capisco che sono a corto di argomenti validi per contrastare la nostra attività amministrativa, ma non comprendo come possano, persino politici di lungo corso della sinistra locale, arrivare a dire delle cose che non hanno alcun fondamento reale. Dopo l’accusa inconsistente di non aver convocato la riunione della conferenza dei capigruppo per lo svolgimento di un Consiglio in seconda seduta, che non ha assolutamente bisogno di riconvocazione dei capigruppo consiliari, oggi è la volta di un’altra fake news: la presunta volontà da parte nostra di mettere all’asta al migliore offerente la farmacia comunale, per battere cassa. Qui si arriva al parossismo – ha detto il sindaco Scordella – perché, evidentemente, il consigliere che ha fatto pubblicare la notizia si è maldestramente affrettato a dare quella informazione solo perché, magari, ha sentito che ci stiamo occupando, nel nostro quotidiano impegno al Comune, anche della Farmacia comunale”.
“E’ vero che ci stiamo occupando della nostra farmacia – ha aggiunto Scordella – ma solo perché siamo venuti a conoscenza che le amministrazioni che si sono susseguite dal 2015 non hanno adempiuto a verificare il valore dell’immobile, che andava fatto entro la fine di dicembre 2016 mentre nel frattempo si andava avanti con un contratto di affitto con diritto di riscatto. Approfittando di questa occasione – ha detto il sindaco Scordella – l’amministrazione vuole monitorare l’andamento gestionale economico del servizio che, con l’apertura delle due nuove farmacie, di via S. Antonio e di S. Stefano, ha registrato, come l’altra farmacia preesistente, un sensibile calo del movimento. Solo dopo aver preso atto degli esiti di questa indagine si potranno pianificare interventi capaci di assicurare al Comune e ai cittadini benefici reali. Affermare che stiamo per vendere all’asta la farmacia comunale, dunque, è solo frutto di fantasia se non piuttosto di delazione”.