TeAm, l’addio di Cantagalli: “Esperienza gratificante, ma era ora di dire basta”

team cantaTeramo. L’addio del presidente della TeAm Fernando Cantagalli è motivo anche per tirare un bilancio dell’ultimo triennio in seno alla Teramo Ambiente. Cantagalli lascia quella che definisce “‘un’esperienza gratificante, ma a cui era ora di dire basta”. Una conferenza stampa a cui prendono parte anche i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, che provano a fare domande sulla trasparenza amministrativa della società partecipata, domanda che il sindaco Maurizio Brucchi rispedisce al mittente: “Per porre quesiti c’è il Consiglio Comunale, le regole vanno rispettate”, sbotta il primo cittadino.

 

Alle richieste di delucidazioni dei grillini, arriva comunque la disponibilità del presidente ad informarsi e ad informare di rimando il Movimento 5 Stelle. “Sono stati tre anni difficili per la TeAm – spiega il primo cittadino – La difficoltà più grande è rappresentata dal fatto che, al momento, il nostro partner è la procura di Catanzaro (si riferisce al socio privato Enertech e all’inchiesta che ha coinvolto l’ex amministrato delegato Stefano Gavioli; ndg). La TeAm, comunque, sta per diventare gestore unico dei rifiuti (al via dopo l’estate anche a Giulianova; ndg), con un bilancio in attico e raccolta che partirà anche a Penna Sant’Andrea e Cermignano. Ringrazio il presidente Cantagalli per l’attività svolta, lo conosco da diversi anni e ha deciso di sua volontà di pensare più a se stesso. Il progetto Vedelago? Ne abbiamo parlato in Regione, ci permetterà di abbassare la Tari”, ribadisce Brucchi.

team canta2E mentre il consigliere di amministrazione Corrado De Iuliis auspica un futuro senza partecipazione privata per la TeAm, “perché non è più un bambino da accompagnare con la mano”, Fernando Cantagalli traccia il bilancio degli ultimi tre anni. “Al 31 dicembre la raccolta differenziata a Teramo ha toccato il 62,84% ed il capoluogo è risultato tra i comuni più virtuosi in termini di differenziata. Il valore della produzione nell’ultimo triennio ha superato la soglia dei venti milioni – continua Cantagalli – e consentito di coprire la perdita del 2010, riducendo inoltre l’indebitamento verso le banche di un milione di euro”. Nei tre anni di gestione-Cantagalli, la TeAm ha anche ampliato i servizi nei cimiteri e adeguato la sede operativa di Carapollo, “priva in precedenza della documentazione necessaria per operare e si sarebbe arrivati al sequestro se non fossimo riusciti ad avere le certificazioni, bloccando di fatto il lavoro della Teramo Ambiente”, ha proseguito l’ormai ex presidente. La TeAm, sempre secondo i dati forniti da Cantagalli, ha “stabilizzato” 63 lavoratori precari, consentendo di risparmiare 200mila euro sull’aggio dell’agenzia interinale e aggiudicandosi un bando regionale di 230mila euro.

Il prossimo presidente della Teramo Ambiente si conoscerà entro un mese.

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