Giulianova, caso Gicolandia, il titolare del locale replica al Partito Democratico

foto cazzottoGiulianova. Dopo la conferenza del Partito Democratico torna a parlare il titolare del locale Giocolandia. A Marco Cervellini non sono piaciute le dichiarazioni degli esponenti democratici e ha deciso così di replicare.

Replica che riportiamo integralmente di seguito:

In riferimento ai fatti del 14 maggio  non accetto la proterva strumentalizzazione della vicenda e le calunnie nei miei confronti espresse dai vertici del PD, costituite dalla indecente insinuazione secondo cui avrei favorito l’ingresso dei ragazzi appartenenti al Movimento 5 Stelle e avallato la protesta inscenata durante la serata. 

Insinuazione non solo smentita da un filmato, ma anche dal fatto che uno degli organizzatori della manifestazione avesse dichiarato espressamente ai ragazzi del M5S: “Vi ha detto qualcosa qualcuno quando siete entrati?”, nonostante all’ingresso ci fossero “di sentinella” alcuni esponenti del Partito Democratico. 

I ragazzi si sono intrattenuti con i presenti in un luogo visibile a tutti , davanti alla mi postazione di lavoro, il loro ingresso e la loro presenza non ha avuto alcun carattere di furtività, e se la lor semplice presenza fosse stata considerata inopportuna dai vertici del PD si poteva benissimo procedere ad allontanarli democraticamente.

Dopo gli incresciosi fatti, una delegazione del PD mi ha pregato di esporre i fatti  e di renderli edotti circa il ruolo che avessi avuto, suggerendomi poi di diramare un comunicato stampa onde evitare strumentalizzazioni.

Ho riflettuto per qualche ora sull’opportunità di dar seguito a quanto consigliatomi; nel frattempo ricevevo ripetute telefonate da un componente della delegazione del PD, che mi stimolava a non procrastinare oltre, in quanto il suo partito stava per indire una conferenza stampa. Sicché mi risulta incomprensibile (e vagamente surreale) l’affermazione del signor Baldasserini, secondo cui mi sarei “affrettato a rendere alla stampa una sorta di deposizione giurata” (?). Io mi sarei affrettato? 

Ciò su cui rifletto amaramente da alcuni giorni è la possibilità che sarebbe potuto accadere qualcosa di ben più grave nel mio locale: per degli innocui sfottò a base di “ufo” si sono proferite minacce e si sono alzate le mani; cosa sarebbe accaduto se i toni si fossero ulteriormente esacerbati?
Approfitto dell’occasione per spronare il sig. sindaco Mastromauro  ad invitare i propri sostenitori a rivedere le dichiarazioni mendaci profuse in conferenza stampa. Pretendo da un Partito che si autodefinisce Democratico pubbliche scuse nei confronti del sottoscritto, della mia famiglia e del nostro locale per le diffamazioni che si sono spese nei giorni seguenti il fatto a titolo assolutamente gratuito! 

Cervellini Marco

 

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