La storia di tre giovani lavoratori di Valle Castellana e la Provincia di Teramo

valle castellana franaValle Castellana. “Voglio ringraziare pubblicamente la Provincia di Teramo ed in maniera particolare l’assessore Falasca ed il dirigente Crescia, per essersi particolarmente impegnati, per eliminare la parola speranza dal vocabolario di tre giovani lavoratori di Valle Castellana”. Lo ha dichiarato Italo De Remigis, consigliere BIM per il Comune di Valle Castellana.

 

“Nell’ambito del progetto di ripulitura di fiumi ed argini, ai giovani – spiega De Remigis – è stato imposto di prestare il proprio lavoro in comuni estremamente distanti dal loro luogo di residenza, come Tortoreto o Alba Adriatica, adducendo come palese scusa che in questi luoghi vi sono strade e vie che necessitano attualmente di manutenzione. Suona quantomeno strano, un discorso di questo tipo se si pensa che, da qualche mese il sindaco e la giunta di Valle Castellana, sono sugli altari della cronaca per la situazione della viabilità, che a tutt’oggi risulta catastrofica. Come se a Valle Castellana mancassero frane, smottamenti, strade chiuse ed isolamenti, questi ragazzi sono stati messi nelle condizioni di dover fare più di 120 km al giorno per poter tenere il loro lavoro”.

Per il consigliere del BIM “considerati i costi del carburante ed il percorso sicuramente non agevole, a fronte dei circa 600 euro di retribuzione mensile, si capisce che il tentativo messo in atto, sottintende una forzata rinuncia da parte dei lavoratori, che infatti sono stati licenziati. Mi chiedo come mai gli altri lavoratori coinvolti nel progetto siano sempre rimasti a disposizione del loro territorio, mentre i giovani di Valle Castellana sono stati sempre allontanati e recuperati, durante la prima fase del progetto, solo dopo apposita richiesta da parte del sindaco. Stesso sindaco, a cui, attualmente questa Provincia non si è nemmeno degnata di rispondere ulteriormente visto il riproporsi della questione. Diventa legittimo a questo punto interrogarsi, in piena campagna elettorale, se il piccolo numero di votanti del comune di Valle Castellana non sia sufficiente a garantire le aspettative elettorali di qualcuno e si preferisca mettere tre giovani nelle condizioni di essere licenziati per fare posto a qualcun altro. Del resto – conclude De Remigis – della dignità delle persone cosa importa a questi signori?”

 

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