Giulianova. Si è discussa oggi in Consiglio regionale l’interrogazione al question time sulla riconversione della Piccola Opera Charitas di Giulianova presentata dal consigliere regionale Ruffini.
Il presidente Chiodi ha risposto a Ruffini dicendo che la Piccola Opera ha condiviso il piano di riorganizzazione con la Asl di Teramo, assicurando che con lo stesso la riduzione del budget sarà minima. Inoltre avrebbe confermato che parte del personale deve essere licenziato in quanto non avrebbe la qualifica professionale per le prestazioni richieste.
Il Piano concordato prevede: 40 posti letto come riabilitazione estensiva, 40 posti come RSA disabili, 40 come Residenza Protetta Disabili, 50 posti letto come Semiresidenza Disabili e 50 posti letto come Centro Diurno Disabili.
“Non è vero quello che riferisce Chiodi – replica Ruffini – la riduzione del budget è rilevante e produrrà sicuramente meno prestazioni agli assistiti e probabili licenziamenti”.
Ruffini nella risposta ha insistito che il Presidente Chiodi in qualità di Commissario ad acta per la sanità, debba riservare un’attenzione particolare alla Piccola Opera sul “setting” assistenziale in modo da consentire un maggior numero di posti letto per la Riabilitazione Estensiva in quanto nella struttura giuliese confluiscono pazienti da tutta la Regione e non solo dalla provincia di Teramo. Inoltre dovrebbe assegnare almeno 20 posti letto di Residenza Protetta per Anziani da allocare nella struttura di Colleranesco. Con queste ulteriori disponibilità di prestazioni, rientrante comunque nel fabbisogno provinciale, è possibile attutire il taglio del budget.
“Chiodi deve determinare inoltre un fondo sociale ah hoc – conclude Ruffini – per compartecipare nelle spese a carico dei famigliari degli assistiti e/o dei Comuni nei casi di pazienti indigenti. Ritengo infine che vada concessa la possibilità alla Piccola Opera di riconvertire il personale mediante una formazione professionale mirata”.