Lo ha dichiarato l’associazione di cultura politica Il Cittadino Governante, precisando che “sulla costruzione di nuovi loculi nel cimitero comunale abbiamo avuto un espresso sollecito da parte di cittadini che si sono sentiti colpiti dalla scelta adottata del sindaco e dai suoi assessori. La sdegnata segnalazione nasce dall’inizio dei lavori che stanno facendo seguito ad una Delibera di Giunta che ha approvato una variante al piano del nuovo cimitero. Una scelta che tende a cementificare a spese del verde e degli spazi che nel progetto originario erano stati lasciati liberi per armonizzare l’ambito dei padiglioni costruiti ad alta intensità. Quanto ora previsto certamente altera e deturpa un sito sensibile che merita invece attenzione e rispetto. Al di là dei profili di correttezza amministrativa, sembrerebbe che la decisione non potesse essere deliberata dalla giunta ma dovesse essere approvata dal consiglio comunale, consideriamo sbagliato modificare in maniera radicale l’impianto urbanistico del nostro cimitero visto che si perderanno aree piantumate che danno decoro al luogo. Sarebbe stato opportuno portare la decisione all’attenzione del consiglio comunale; ma ancora una volta questa amministrazione ha preferito assumere le decisioni importanti in pochi: sindaco, vice-sindaco e assessori hanno deciso per tutti, evitando il ragionamento ed il confronto in consiglio comunale”.
Il Cittadino Governante chiede “rispetto per il luogo dove riposano tutti i cari della comunità giuliese. Il nostro gruppo consiliare presenterà, quindi, una mozione per discutere con urgenza in consiglio comunale la problematica, perché è opportuno, vista la delicatezza della materia, e perché l’art. 55 del DPR 285 del 1990 così recita: I progetti di ampliamento dei cimiteri esistenti e di costruzione dei nuovi devono essere preceduti da uno studio tecnico delle località, specialmente per quanto riguarda l’ubicazione, l’orografia, l’estensione dell’area e la natura fisico-chimica del terreno, la profondità e la direzione della falda idrica e devono essere deliberati dal consiglio comunale”.
L’associazione chiosa con un duro atto di accusa nei confronti dell’amministrazione comunale: “la partecipazione e la trasparenza non sono slogan da esibire ma importanti opzioni da riempire con coerenza di contenuti”.