Alba Adriatica, le bandiere blu e quelle verdi

piccioni_sindacoAlba Adriatica. “Ma quale ritardo nella presentazione della documentazione per la Bandiera Blu? Per ricavarsi uno spazio di visibilità in prossimità del consiglio comunale, c’è chi si avventura in dichiarazioni improvvide”.

Parte lancia in resta l’amministrazione comunale di Alba Adriatica, guidata dal sindaco Tonia Piccioni, che rigetta al mittente, ossia al consigliere di minoranza Nicolino Colonnelli, le accuse di essere in ritardo nella gestione delle schede per la presentazione delle domande per la Bandiera Blu. ” Ci si accusa” si legge in una nota dell’ente, ” di essere in ritardo, cercando di accreditare la falsa verità di una scadenza, fissata per il 29 novembre. A beneficio del solerte consigliere di minoranza, va ricordato che la scadenza è fissata al 18 dicembre. Inoltre, l’ente sta facendo tutto quanto previsto per produrre la documentazione di rito. Ma non solo, visto che il nostro Comune ha recentemente avuto un incontro a Roma, proprio sulla bandiera blu, al quale hanno preso parte il consigliere delegato Tribuiani e il responsabile comunale.. Con buona pace, dunque,del consigliere in debito di visibilità, il nostro Comune sta lavorando a pieno ritmo alla questione “bandiera blu” inalberando nel frattempo le bandiere della verità e non quelle, volgarmente inefficaci, della disinformazione”.Dalla polemica sulla Bandiera Blu agli obiettivi già centrati dall’amministrazione civica, Nella presa di posizione, l’amministrazione comunale di Alba ricorda quanto prodotto nei primi sei mesi di attività. Dai lavori di messa a norma dello stadio di via Ascolana, e del Palazzetto dello sport, dai finanziamenti ottenuti per il ripascimento del litorale e del sistema di video sorveglianza, dalla convenzione per la pulizia dell’arenile a quello con l’associazione carabinieri in congendo.  ” Ci rendiamo conto che, una tale quantità di risultati possa essere di difficile digestione per chi, storicamente, ha caratterizzato i propri semestri amministrativi solo con la conta delle occasioni mancate, ma le proprie frustrazioni politiche non possono essere considerate un alibi per cercare di denigrare chi, al contrario, sta lavorando tanto e bene per la risoluzione dei tanti problemi di Alba. Problemi lasciati da chi, negli anni, ha sempre cercato di rimandarne la soluzione, sperando che prima o poi,  chissà forse magicamente, quei problemi si risolvessero da soli”.

 

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