Il collegio, vista la complessità della materia, che non presenta dei precedenti specifici, e visto che le compagnie petrolifere non potranno iniziare le loro attività senza ulteriori autorizzazioni (la Valutazione di impatto ambientale) ha deciso di “rinviare” il contenzioso nel merito tra un anno. ” Il rinvio deciso dal Tar”, si legge in una nota congiunta dei tre sindaci, Mario Di Pietro, Orazio Di Marcello e Gabriele Giovannini, ” rende verosimile prevedere che le compagnie autorizzate, in questo lasso di tempo, non compiano nessun passo, perchè potrebbe significare investire soldi senza sapere che esito avrà il contenzioso. Non è da escludere, inoltre, che le stesse compagnie potrebbero anche chiedere l’applicazione di una sospensiva al Ministero dello Sviluppo economico, per evitare di incorrere in possibili decadenze”. Il rinvio, dunque, sembra soddisfare i sindaci che hanno impugnato le autorizzazioni per l’attività di trivellazione, meno le compagnia petrolifere. Il congelamento della situazione, inoltre, non chiude le porte a nessuna azione successiva da parte degli stessi comuni ricorrenti, qualora la situazione dovesse mutare. ” Vista l’assenza di precedenti sul contenzioso”, si legge ancora, ” riteniamo che questa azione giudiziaria farà da apripista per altri ricorsi per future autorizzazioni rilasciate”.