E se per fine mese è attesa la prima boccata d’ossigeno con 20 milioni di euro pronti ad entrare nelle casse della Provincia, l’Ente è pronto a tentare contestualmente un’altra mossa.
“Chiederemo al governo centrale un percorso strategico pluriennale, con relativo piano di intervento sul rischio idrogeologico” spiega il presidente della Provincia Valter Catarra. “La Provincia da sola non può risolvere tutti problemi del territorio. I 15 milioni di euro di danni riguardano solo le strutture pubbliche, se dovessimo calcolare anche quelle private la cifra salirebbe ulteriormente. Avremo 20 milioni di euro a fine mese da un protocollo firmato con la Regione Abruzzo e ulteriori 8 milioni di euro dalla Legge di Stabilità del 2012. Vedremo poi come impiegare queste risorse per gestire le emergenze del nostro territorio”.
Le alluvioni son ormai tristi habitué del territorio teramano. “Ogni 18 mesi ne abbiamo una” racconta Catarra. “In questo modo non c’è la possibilità di intervenire, se non con soluzioni tampone. Ci sarà da lavorare sulla programmazione strategica, che non può gravare solo sulle spalle della Provincia, ognuno dovrà fare la propria parte. Dal punto di vista economico attendiamo da due anni 33 milioni di euro per l’alluvione del 2011, ne sono arrivati solo cinque”.
Anja Cantagalli